Sandra è una tipica ragazza della porta accanto morbosamente attratta da tutto ciò che riguarda i cadaveri. Dopo vane ricerche, riesce ad ottenere un lavoro presso un'agenzia di pompe funebri. Mentre sta studiando l'arte dell'imbalsamazione, conosce Matt, un solitario studente di medicina.
Note
Il film ha ben poco di scandaloso e traumatico, e finisce per risolversi tutto nella prima mezz'ora, tra i flash dell'infanzia della protagonista e le prime esperienze di lavoro. Quando entra nel gioco il giovane studente di medicina che si innamora di lei e asseconda la sua passione, il film si affloscia e corre verso una prevedibilissima fine. Una piccola delusione indipendente, che cerca di spacciare l'idea per uno sketch per un lungometraggio.
Mielosa messa in scena da parte di un regista che si propone in veste iconoclasta (la protagonista ha predisposizione per partner "freddi" e deceduti) ma poi si risolve in una labile e contenuta (sovra)esposizione di un tema affrontato solo a margine. Proposto in televisione, a suo tempo, in prime time: il ché già denota di cosa stiamo trattando.
L'elemento più ricorrente e simbolico del film è la Luce: una luce bianchissima e commovente, che rende questa sottovalutata e bizzarra opera prima molto più che un semplice e magari "furbo" esperimento indipendente. È, invece, un canto sommesso e dolente sull'atroce solitudine della vita e l'incanto eterno della morte. Una tenue poesia sepolcrale.
La prima volta che vidi questo piccolo e coraggioso film indipendente fu pochi mesi dopo la sua uscita, prendendone a noleggio la VHS. Poi scomparve dalla circolazione, non uscì mai in DVD e nessuna rete televisiva mai lo trasmise (possiamo anche intuirne il perché). Fino a stanotte.
Come al solito, dobbiamo ringraziare Ghezzi e il… leggi tutto
Sin da piccola la graziosa Sandra mostra una particolare predilezione per il mistero della morte, sviluppando una insana passione per i macabri rituali funebri che riserva alle piccole vittime animali con cui entra in contatto. Una volta cresciuta, le sue ossessioni necrofile la portano a trovare lavoro come imbalsamatrice in un'impresa di pompe funebri e ad intercettare il morboso interesse di… leggi tutto
Quando dimenticare già significa morire, e curarsi della morte vuol dire sottrarre la vita dalle pene dell'oblio. I corpi dei defunti stanno lì, immobili, e si fanno specchio della triste solitudine…
Sin da piccola la graziosa Sandra mostra una particolare predilezione per il mistero della morte, sviluppando una insana passione per i macabri rituali funebri che riserva alle piccole vittime animali con cui entra in contatto. Una volta cresciuta, le sue ossessioni necrofile la portano a trovare lavoro come imbalsamatrice in un'impresa di pompe funebri e ad intercettare il morboso interesse di…
Carina assai questa Molly Parker che riesce a prendersi sotto braccio questo Film in onda giusto in serata "Zombie-Halloween" su "Fuori Orario" di Rai3 per di piu' in 1° visione con una Pellicola a tema fortemente da fuori di testa ma esposto in visione in modo a tratti anche celestiale (probabilmente anche per la bravura della stessa Attrice Protagonista) : diciamo che la visione risulta un…
La prima volta che vidi questo piccolo e coraggioso film indipendente fu pochi mesi dopo la sua uscita, prendendone a noleggio la VHS. Poi scomparve dalla circolazione, non uscì mai in DVD e nessuna rete televisiva mai lo trasmise (possiamo anche intuirne il perché). Fino a stanotte.
Come al solito, dobbiamo ringraziare Ghezzi e il…
l'esilarante immagine di sacha baron cohen impegnato a ringraziare il suo maestro spirituale evocato da un medium mi ha solleticato la fantasia. ho preso quindi a prestito il titolo di un vecchio film di mario caiano…
non vorrei essere cattivo,ma credo che questo tipo di film in mano ad un cronenberg o un lynch sarebbe stata una altra cosa,non dico un capolavoro per forza,ma...qui invece la noia e' veramente incredibile e a parte il finale(non proprio originale) non succede nulla durante tutto il film,buona notte!
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Commenti (4) vedi tutti
Mielosa messa in scena da parte di un regista che si propone in veste iconoclasta (la protagonista ha predisposizione per partner "freddi" e deceduti) ma poi si risolve in una labile e contenuta (sovra)esposizione di un tema affrontato solo a margine. Proposto in televisione, a suo tempo, in prime time: il ché già denota di cosa stiamo trattando.
commento di undyingL'elemento più ricorrente e simbolico del film è la Luce: una luce bianchissima e commovente, che rende questa sottovalutata e bizzarra opera prima molto più che un semplice e magari "furbo" esperimento indipendente. È, invece, un canto sommesso e dolente sull'atroce solitudine della vita e l'incanto eterno della morte. Una tenue poesia sepolcrale.
leggi la recensione completa di moviemaniacfilm dai toni contrapposti e imprevedibili.
commento di IVANSELVAL'inizio è un pò tirato e leggermente noioso, poi tutto si riprende e l'atmosfera si sente e si vede.
commento di rosebud