Regia di Eliran Elya vedi scheda film
IL CINEMA AI TEMPI DELLA QUARANTENA
Un giovane scrittore e regista, resosi responsabile di n incidente in cui è rimasta ferita una sua compagna, viene condannato ad una pena "socialmente utile", dovendo intrattenere con la sua arte di conoscitore di cinema, una classe di alunni ancora minorenni, sottoposti a misure di controllo e detenzione per reati commessi nel loro recente passato. Accolto con atteggiamenti di sufficienza, se non vero e proprio contrasto e sprezzo, l'uomo riuscirà dopo poco a coinvolgere a tal punto i ragazzi, da diventare come loro punto di riferimento. In particolare il ragazzo farà breccia sino a diventare punto di riferimento nella vita, così come nel recupero dei rapporti familiari, di un ragazzo in particolare, sottoposto al controllo domiciliare attraverso un collare agganciato alla caviglia.
Nonostante il carattere sprezzante e i contrasti iniziali che inizieranno a caratterizzare il confronto tra i due, il loro rapporto si trasformerà fino a divenire un legame in grado di assicurare la sopravvivenza messa a repentaglio, nel giovane, da un carattere e da una arroganza e facile predisposizione alla ribellione che da sempre hanno messo il ragazzo in balia di eventi in bilico verso un abisso senza ritorno.
Opera prima del regista israeliano Eliran Elya, Dountful riesce a rivelarsi convincente soprattutto grazie alla valida ed efficace simbiosi recitativa eed epidermica che finisce per crearsi attraverso i due bravi protagonisti coinvolti e scelti con lungimiranza dalla produzione: l'intensità che lascia il posto alla diffidenza reciproca, avviene attraverso un processo che comunica realismo ed impellenza.
Ben scelti risultano sia l'insegnante protagonista, Assi, interpretato dal Gael Garcia Bernal isreliano, conosciuto come Ran Danker, mentre il suo contraltare da domare e ricondurre alla ragione da una rabbia che lo affligge e domina, è efficacemente e realisticamente reso dal giovane Adar Hazazi Gersch.
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