Uno scrittore, emotivamente fragile, viene mandato a insegnare a un gruppo di giovani delinquenti di una piccola città israeliana. Scoprirà qui di possedere uno speciale talento nell'incoraggiare i suoi studenti a esprimersi attraverso il cinema, forgiando un legame speciale con un adolescente problematico.
L'esordio dell'israeliano Eliran Elya è una novella ingenua ma interessante che affronta molte cose e ne approfondisce poche: un regista costretto dai servizi sociali a far lezione a delinquenti minorili, costruisce un legame con un allievo, che scivola nel melodramma. Da salvare: il rapporto tra sogno e oggetto, vero leit motiv del film.
IL CINEMA AI TEMPI DELLA QUARANTENA
Un giovane scrittore e regista, resosi responsabile di n incidente in cui è rimasta ferita una sua compagna, viene condannato ad una pena "socialmente utile", dovendo intrattenere con la sua arte di conoscitore di cinema, una classe di alunni ancora minorenni, sottoposti a misure di controllo e detenzione per reati commessi nel loro recente passato.… leggi tutto
IL CINEMA AI TEMPI DELLA QUARANTENA
Un giovane scrittore e regista, resosi responsabile di n incidente in cui è rimasta ferita una sua compagna, viene condannato ad una pena "socialmente utile", dovendo intrattenere con la sua arte di conoscitore di cinema, una classe di alunni ancora minorenni, sottoposti a misure di controllo e detenzione per reati commessi nel loro recente passato.…
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L'esordio dell'israeliano Eliran Elya è una novella ingenua ma interessante che affronta molte cose e ne approfondisce poche: un regista costretto dai servizi sociali a far lezione a delinquenti minorili, costruisce un legame con un allievo, che scivola nel melodramma. Da salvare: il rapporto tra sogno e oggetto, vero leit motiv del film.
commento di maurri 63