Regia di Robert Parrish vedi scheda film
A due piccoli contrabbandieri operanti nei Caraibi viene proposto di trasportare clandestinamente un’ex profuga polacca senza documenti e dal passato oscuro. Prima parte in stile Acque del sud, con un’ambientazione esotica di maniera e un convenzionale triangolo: Rita Hayworth all’inizio fa la sfinge (“Vengo da non so dove illegalmente e mi reco non so dove sempre illegalmente”), poi si ammorbidisce; la rivalità amorosa fra Lemmon e Matthau è alquanto improbabile, ma presi singolarmente i due funzionano bene. La seconda parte, l’unica che giustifica il titolo, diventa inopinatamente una storia di vendetta e sembra appartenere a un altro film, più drammatico ma anche più statico. Apprendo dal Mereghetti che una serie di flashback a partire da qui avrebbe dovuto ricostruire gli antefatti della vicenda, e in effetti così l’operazione era sensata dal punto di vista narrativo: invece nella versione definitiva c’è un’appendice sproporzionata al resto.
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