Regia di Robert Parrish vedi scheda film
E il naufragar m'è dolce in questo mare....a quanto ho letto il film doveva partire dal personaggio di Jack Lemmon imprigionato nella stiva(che in questo montaggio è situato oltre la metà del film)e da qui si doveva dipanare una complessa scrittura con flash back e flash forward che avrebbe dovuto dare luogo a un thriller psicologico.Con questo montaggio invece non si sperimenta nulla,è tutto più canonico,immediato,intellegibile dal grande pubblico ma il film si trasforma in un turgido melodrammone marinaro che non ha nell'originalità il suo punto di forza.Ci si riduce al solito triangolo con una profuga polacca che deve scegliere tra il contrabbandiere più tranquillo con la faccia da bravo ragazzo e quello decisamente più maledetto che all'inizio la denigra e la respinge.Indovinare il prescelto dalla donzella è sfida troppo facile e questo rende il film meno interessante nonostante sia girato con indubbio mestiere(ci sono anche dei numeri musicali che lasciano decisamente a bocca aperta come le sequenze della Limbo dance) e abbia un trio di interpreti di grido.Tra i tre il migliore è Mitchum,ha la faccia canagliesca di chi la sa lunga e che ne ha passate tante ,in quanto a Lemmon è alle prese in una parte per cui non è troppo tagliato e la Hayworth su cui si cominciano a vedere i segni degli anni non è nemmeno lontana parente dell'animale erotico che solo pochi anni prima agitava i sogni di mezzo universo maschile.....
ha la faccia stanca,non ha nulla di erotico
faccia canagliesca di lungo corso
non propriamente adatta a lui la parte
particina secondaria
regia abbastanza anonima con tre attori del genere doveva fare meglio
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