Il film è il remake del meraviglioso
Drug War di Johnnie To, maestro difficile da imitare e lo sa bene Lee Hae-young.
Il nostro amico coreano non è un pivellino [in patria è molto noto grazie a di Like a Virgin co-diretto insieme a Lee Hae-jon, autore del recente blockbuster Ashfall -co-diretto con Kim Byung-se] ed infatti pur mantenendo uno scheletro narrativo simile decide di girarlo in modo diverso.
Dunque inutile provare a ricreare lo stile geometrico alla To ed infatti il gunfight alla raffineria di droga gestita dai fratelli sordomuti viene quasi del tutto eliminata a favore di scontri a fuoco estremamente realistici caratterizzati da una perfetta gestione degli spazi scenici; scontri a fuoco spesso accompagnati da selvaggi corpo a corpo (molto apprezzati da Cho Jin-woong).
Perfetto poi il finale ambiguo ed enigmatico, completamente differente dall'originale hongkonghese.
Infine ottimo il cast; oltre al solito Cho Jin-woong troviamo il giovane Ryu Jun-yeol, ormai stella affermata (chi sta seguendo il festival lo avrà già visto in The Battle: Roar to Victory - è l'impavido cecchino-) poi Kim Joo-hyuk (ultima apparizione cinematografica) e Cha Seung-won (indimenticabile in Man on High Heels).
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