Regia di Jonathan Demme vedi scheda film
Soffice patriottismo e atmosfere jazzate per un film piuttosto convenzionale. Invece di insistere sulla realtà economica e sociale del periodo (le donne in fabbrica, gli uomini al fronte) con tutti i risvolti del caso, ci si rifugia ben presto in una comoda storia di amori e tradimenti (il fidanzato in guerra, il sostituto che avanza). Il titolo non si riferisce alla musica Swing come erroneamente vorrebbe far credere il titolo italiano, bensì al turno di lavoro in fabbrica che va dalle 14.00 alle 22.00.
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