Regia di Kevin Smith vedi scheda film
SIgnori, qui si parla di amore. Con la leggerezza e la freschezza che solo la finzione dei fumetti può assimilare. Con la sorniona partecipazione di una specie di Virgilio narrante che è il terzo amico, nero e gay, di una simpatia dirompente. Qui c'è il turpe che si sublima, senza vergogna di sè, perché non ci si può vergognare delproprio cammino verso il cielo solo perché il cielo è troppo lontano. Nessuna sdolcinatezza, nessuna forzatura, nessuna volgarità. Solo intuizioni geniali affidate ad una insostenibile leggerezza dell'essere.
Due amici per la pelle (o no? o sì? ma se la saranno mai davvero scambiata?) disegnano un fumetto (quasi) di successo. E potrebbero fare davvero i soldi, se una certa proposta andasse in porto. Ma arriva LEI, e va scritta tutto maiuscolo, presenza dirompente. Lei fa sesso con le donne, ma non dice che le ama. Non lo sa neppure lei, se e chi ama. Uno dei due amiconi se ne innamora immediatamete, e ci mette più tempo a capire che lei è lesbica di quanto ce ne metta a decidere che non glie ne importa nulla. Ma il triangolo non pò reggere. Perché lei, dopo una vita ingurgitata troppo in fretta, si accorge di sapere finalmente cos'è l'amore. QUello che lui cerca di far entrare nei cardini della "normalità", gelosia compresa, ma che straborda troppo oltre. Anche oltre il ricordo, oltre l'amicizia. E ne infrange i limiti.
un po' più di spessore nei personaggi femminili secondari (le amiche di lei), che appaiono poco più che macchiette. Bellissimo il nero gay che si traveste da duro. Ci sarebbe stata bene un'equivalente femminile
E' perfetta nel ruolo e nella recitazione. Ma perché l'hanno fatta sparire, poi, una così?
Il "bisteccone" da pischello era decisamente meglio di adesso
Sorniona, complice, garbata
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