Regia di Bretaigne Windust, Raoul Walsh vedi scheda film
Grande film. Il male diventa diabolico e fa veramente paura, perché viene equiparato ad un mestiere normale, un lavoro come un altro, uccidere non è un problema, la vita umana perde significato. The Enforcer iniziato da Bretaigne Windust, ma completato da Raoul Walsh, è un'opera potente ed efferata, che sorprende per come affronta il crimine in vorticosi flashback, fino a svelare la figura mefistofelica di Mendoza. Un personaggio veramente forte, la colonna portante del plot, che seppur comparendo in poche inquadrature domina l'immaginario, un po' come molti anni dopo fece il mitico Keyser Söze de I Soliti Sospetti. Ma è giusto ricordare tutto il cast, sicuramente Bogart e una moltitudine di caratteri, che magari con solo una battuta rimangono impressi nella mente. Assolutamente da riscoprire, una chicca nera, capace non solo di coinvolgere in un'indagine contro il tempo ma anche e soprattutto di turbare, rimanendo sempre una solida pellicola di genere: il poliziesco.
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