Regia di Victor Nuñez vedi scheda film
Storia di affetti familiari negati.Storia di un ritorno.Ulee sbarca il lunario facendo l'apicoltore e deve badare alle nipoti(una adolescente e una ancora più piccola) visto che il figlio è in galera per una rapina,la nuora non si sa dove sia e le moglie(Penelope) è morta.La vita di Ulee scorre in una piatta routine quotidiana,chiuso in se stesso senza sentire il bisogno di vita sociale,fino a che riceve la telefonata da due amici del figlio che hanno trovato la nuora.La prende,drogata fino agli occhi promettendo che darà ai due il bottino della rapina di anni prima e che non era mai stato ritrovato.Con sorpresa finale.Ambientato nell'America rurale dei paesi in cui tutti conoscono tutti formati solo da una strada attorno a cui orbita l'intera cittadinanza,questo film è incentrato sul concetto del ritorno.I nomi non sono casuali,c'è molto di omerico in questo curioso melodramma familiare che si tinge del nero della notte e delle anime perdute.C'è il ritorno di Ulee,ex reduce del Vietnam che a occhio non deve aver superato molto bene la traumatica esperienza,c'è il ritorno della nuora,drogata e che Ulee grazie all'aiuto di una vicina medico riesce a far disintossicare,c'è soprattutto il ritorno del passato che morde velenoso e che deve essere sistemato.Una volta per tutte.E il finale del film prospetta il ritorno del figlio da tanti anni in galera.La macchina da presa di Nunez si muove con calma,quasi con flemma ritraendo con pudicizia questo intenso ritratto di famiglia disgregata senza sentire il bisogno di urla o strepiti.Qui è tutto raccontato quasi sotto voce,tutto è condotto sul filo del realismo evitando qualsiasi forma di retorica e Peter Fonda è un interprete credibile,un uomo inaridito dalle brutture che la vita gli ha riservato e che cerca di ritornare(ancora una volta il tema principale del film)ad avere una vita normale,dimenticando il passato.Una bella prova che gli valse la candidatura all'Oscar....
non male
sopra le righe quando fa la drogata ma appassionata e credibile dopo tutto
non colpisce più di tanto
prova eccellente
un regista che fa della delicatezza e della pudicizia la sua arma migliore
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