1860, nel Regno delle due Sicilie, all'alba dello sbarco delle truppe garibaldine, in una terra ancora senza legge, quattro bandite chiamate le Drude sono alla ricerca della loro personale vendetta. E di sangue ne scorrerà tanto.
Un film che prende spunto da fatti storici, trasfigurandoli in un fumetto splatter, in precario equilibrio fra Sergio Leone e Quentin Tarantino. Che però funziona.
Condivido il parere di alcuni commentatori precedenti: un mix (molto originale e abbastanza gradevole) di Leone e Tarantino. Certo che (come ha detto Mr Rossi) i Piemontesi del 1860 col chiodo sull’elmetto come se fossero i Prussiani fa un poco sorridere. A meno che non sia un’invenzione del regista per farli sembrare ancora più cattivi. Mah...
Per essere un film italiano recente è abbastanza originale ma non credo che i militari italiani di fine 800 portavano in testa gli elmi con il puntale dei tedeschi e che i calabresi usassero le ultime rivoltelle Colt dei cowboy americani. Mandate i costumisti e i "maestri d' armi" di questo film a ripetizione!
Film stranissimo ma non disprezzabile e visionato per la Dalmazio : ci sono echi Tarantiniani e Sangue mixato con altre efferatezze ma la Storia riesce in qualche modo ad affascinare.Potente la Musica nei particolari Titoli di Coda.voto.7.
Un western made in italy assai audace tra dramma e avventura,si tagliano arti come se niente fosse....scordatevi che passi in chiaro nelle tv generaliste.
Un western girato in Italia e recitato in siciliano fatto molto bene. La Parola ti porta dentro la selvaggia contesa tra piemontesi e briganti qui virati al femminile. Non fa sconti a nessuno e non risparmia la crudezza delle scene. Impossibile non ricordarsi del grande Sergio Leone con una bella spruzzata di Tarantino. Da vedere.
1860. La sempiteterna (non) Questione Meridionale. Borboni, Briganti, Garibaldini (“...è nata ‘na criatura / è nata orobica...”), Sabaudi: si salva solo, facendosi gli affari suoi (ma non come l’embedded “fotografo di guerra” - Francesco Brandi - al séguito della pista di sangue e maciullame, sinonimico del Beauchamp… leggi tutto
Nel 1860 le truppe garibaldine irrompono in Sicilia, intenzionate a far insorgere la popolazione locale contro il re borbonico e annettere il sud Italia al regno dei Savoia. Quattro intrepide donne affrontano gli invasori aderendo al brigantaggio.
Sedici anni di attesa: tanti sono trascorsi dal debutto nel lungometraggio (...e se domani, 2005) di Giovanni La Pàrola fino a questa opera… leggi tutto
PRIME VIDEO
Quando, nell'anno 1860, un irrefrenabile Giuseppe Garibaldi regala il Regno delle Due Sicilie da secoli in mano ai Borboni, al re piemontese Vittorio Emanuele II di Savoia, le truppe di quest'ultimo cercano di civilizzare un territorio che costoro trovano imbarbarito e vittima del brigantaggio.
La vicenda, dopo una apertura storica corale, si concentra su quattro donne dedite alla… leggi tutto
Strano western siciliano. Bella l'idea, sia per l'ambientazione (il brigantaggio meridionale nei primi anni dell'unità d'Italia), che per la prospettiva femminile su cui si regge la storia. Brillante la prima parte, poi la tensione decresce (qualche taglio avrebbe giovato), benché ravvivata da un po' di splatter. Brave le attrici, splendida e affascinante Margareth…
Fusione tra i c.d. protowestern degli anni cinquanta diretti da Pietro Germi (Il Brigante di Tacca del Lupo) e lo spaghetti western alla luce degli insegnamenti cinematografici offerti da Quentin Tarantino. Giovanni La Parola ce la mette tutta, scrive (alla Tarantino) e dirige un prodotto che in Italia mancava dai tempi di Jonathan degli Orsi. Matteo Rovere, insieme ad altri sei soci,…
Questa classifica tratta dei film e dei serial migliori - ovviamente considerando esclusivamente le opere cui ho potuto assistere in maniera integrale e rispetto alle quali ho già scritto una recensione che si…
Presso i dintorni di Borgo Fazio, ad Ovest-NordOvest di Salemi, metà anni 10 del secolo XXI (con un post-finale affaccio dis-agganciato a un secolo prima). Il Nostro, il sovrintendente ai tre giorni di…
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Quando, nell'anno 1860, un irrefrenabile Giuseppe Garibaldi regala il Regno delle Due Sicilie da secoli in mano ai Borboni, al re piemontese Vittorio Emanuele II di Savoia, le truppe di quest'ultimo cercano di civilizzare un territorio che costoro trovano imbarbarito e vittima del brigantaggio.
La vicenda, dopo una apertura storica corale, si concentra su quattro donne dedite alla…
Molti hanno visto in questo film solo un western siciliano, collegato alla secolare questione meridionale ed al fenomeno del brigantaggio femminile. Ho visionato ieri sera il film a Terrasini, in occasione del Film Fest Sicilia in corso ed ho seguito alla fine anche il dibattito attori/regista col pubblico....A parte le scene a volte troppo cruente, ho apprezzato la bravura degli attori, la…
40 (e passa) BEI FILM MISCONOSCIUTI
A due anni dalla precedente capatina dalle parti della cinematografia ingiustamente ignorata, invece di allungare all’infinito…
Nel 1860 le truppe garibaldine irrompono in Sicilia, intenzionate a far insorgere la popolazione locale contro il re borbonico e annettere il sud Italia al regno dei Savoia. Quattro intrepide donne affrontano gli invasori aderendo al brigantaggio.
Sedici anni di attesa: tanti sono trascorsi dal debutto nel lungometraggio (...e se domani, 2005) di Giovanni La Pàrola fino a questa opera…
1860. La sempiteterna (non) Questione Meridionale. Borboni, Briganti, Garibaldini (“...è nata ‘na criatura / è nata orobica...”), Sabaudi: si salva solo, facendosi gli affari suoi (ma non come l’embedded “fotografo di guerra” - Francesco Brandi - al séguito della pista di sangue e maciullame, sinonimico del Beauchamp…
In una Sicilia post-unificazione che manco il Far West si muovono, inseguono e quando s’incontrano pure “accidono” vicendevolmente due (ma anche più) “Italie”, due (ma anche più) mondi e modi di vivere, in un novello “western”all’italiana sui generis, che trasuda del cinema di Leone e Tarantino.
Lo sfondo non sarà per…
Non c’è pace tra gli ulivi. Pensavamo che con l’avvicinarsi della Pasqua e con le prime promesse del nuovo governo tutto ricominciasse ad avere una parvenza di normalità. Ci sbagliavamo: il…
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Commenti (12) vedi tutti
Un film che prende spunto da fatti storici, trasfigurandoli in un fumetto splatter, in precario equilibrio fra Sergio Leone e Quentin Tarantino. Che però funziona.
commento di leoposnerPersonaggi grotteschi e un linguaggio incomprensibile ai più. Peccato perchè sarebbe stato un film interessante.
commento di Aiace68Proprio un gran bel film questo truculento e originale "western" de noantri.
commento di corradopPer la serie BRUTTI SPORCHI E CATTIVI, non ci sono buoni in questo film, riprese e recitazione superlativa.
commento di wang yuCondivido il parere di alcuni commentatori precedenti: un mix (molto originale e abbastanza gradevole) di Leone e Tarantino. Certo che (come ha detto Mr Rossi) i Piemontesi del 1860 col chiodo sull’elmetto come se fossero i Prussiani fa un poco sorridere. A meno che non sia un’invenzione del regista per farli sembrare ancora più cattivi. Mah...
commento di paoscaPer essere un film italiano recente è abbastanza originale ma non credo che i militari italiani di fine 800 portavano in testa gli elmi con il puntale dei tedeschi e che i calabresi usassero le ultime rivoltelle Colt dei cowboy americani. Mandate i costumisti e i "maestri d' armi" di questo film a ripetizione!
commento di Mr RossiFilm stranissimo ma non disprezzabile e visionato per la Dalmazio : ci sono echi Tarantiniani e Sangue mixato con altre efferatezze ma la Storia riesce in qualche modo ad affascinare.Potente la Musica nei particolari Titoli di Coda.voto.7.
commento di chribio1Un western made in italy assai audace tra dramma e avventura,si tagliano arti come se niente fosse....scordatevi che passi in chiaro nelle tv generaliste.
commento di ezioUn western girato in Italia e recitato in siciliano fatto molto bene. La Parola ti porta dentro la selvaggia contesa tra piemontesi e briganti qui virati al femminile. Non fa sconti a nessuno e non risparmia la crudezza delle scene. Impossibile non ricordarsi del grande Sergio Leone con una bella spruzzata di Tarantino. Da vedere.
commento di bombo1Un film da vedere sicuramente!
leggi la recensione completa di VALEROSADIMAGGIOEnnesimo film recitato in un dialetto incomprensibile ai più.
commento di gruvierazSouth-Western beddo beddo anzichennò, ovvero: "Noi in Italia facevamo già western quando in U.S.A. ancora s’ingroppavano i bisonti."
leggi la recensione completa di mck