Regia di John Cassavetes vedi scheda film
La commistione e l'interscambio di funzioni tra vita e teatro: dove si è realmente noi stessi e dove si è invece costretti a recitare? Non è un tema nuovo e a me non sembra così congeniale alle corde espressive di Cassavetes, che non trova né l'ispirazione né l'equilibrio di altre sue opere più riuscite, come Mariti, Minnie e Moskowitz e Una moglie. Qui nemmeno Gena Rowlands trova gli accenti di sofferta partecipazione che avevano caratterizzato la moglie Mabel Longhetti ed esagera con qualche vezzo attoriale, fino a sfiorare la gigioneria (come, per esempio, nelle ultime sequenze del film).
Bisogna tuttavia riconoscere che anche La sera della prima è, come la quasi totalità dei lavori di Cassavetes, un'opera sentita e sincera, interpretata con professionalità da una squadra collaudata di interpreti, per buona parte "membri" del clan cassavetesiano, da Ben Gazzara alle madri dei due protagonisti, notando che nelle ultime scene compaiono, nella parte di sé stessi, amici come Peter Falk, Seymour Cassel e Peter Bogdanovich.
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