Regia di Lone Scherfig vedi scheda film
Vite sfortunate che cercano un posto migliore al mondo, chi rifuggendo la propria triste condizione, chi rincorrendo un qualche destino, purchessia. In un intreccio di improbabili incontri, sapientemente tessuti dalla sceneggiatura, come in un disegno di Escher, scale ascendenti e discendenti trovano un senso nel momento del bisogno. In una New York che ben rappresenta un mondo ostile e indifferente, non daresti una lira per quelle esistenze ed ecco la buona volontà, la gentilezza appunto, di qualcuno che tende la mano e ribalta un destino avverso. Un quadretto, in fondo ottimistico, di umana solidarietà: non tutto è davvero perduto se nella durezza della vita c'è chi può offrirsi di salvarti al momento giusto, di darti quel sostegno che "non costa nulla", ma che può invece sfociare in sentimenti autentici e importanti per entrambi. In linea anche la scelta degli interpreti, la protagonista quasi "bruttina", bravi gli attori, senza nessun divo da cassetta insomma, "gente comune" come i personaggi della storia stessa.
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