Sullo sfondo di un opulento ristorante russo di New York alcuni individui tra loro molto diversi vivono il momento peggiore delle loro esistenze. Tra loro vi sono: una infermiera di pronto soccorso che gestisce un eclettico gruppo di terapia, un ex detenuto divenuto responsabile del ristorante, una madre che cerca di evitare il violento marito, un giovane con un disperato bisogno di lavoro, un avvocato con molta etica ma bassa autostima e il proprietario del ristorante stesso, nipote di immigrati russi.
Favoletta per grandi con tutti gli elementi retorici del caso. Ci sono quelli cattivi, molto cattivi, quelli disperati, molto disperati, quelli buoni, molto buoni e l'ambientazione dove si muovono è quella ideale: la giungla metropolitana di Manhattan.
Vite sfortunate che cercano un posto migliore al mondo, chi rifuggendo la propria triste condizione, chi rincorrendo un qualche destino, purchessia. In un intreccio di improbabili incontri, sapientemente tessuti dalla sceneggiatura, come in un disegno di Escher, scale ascendenti e discendenti trovano un senso nel momento del bisogno. In una New York che ben rappresenta un mondo ostile… leggi tutto
Vite sfortunate che cercano un posto migliore al mondo, chi rifuggendo la propria triste condizione, chi rincorrendo un qualche destino, purchessia. In un intreccio di improbabili incontri, sapientemente tessuti dalla sceneggiatura, come in un disegno di Escher, scale ascendenti e discendenti trovano un senso nel momento del bisogno. In una New York che ben rappresenta un mondo ostile…
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Commenti (2) vedi tutti
Storie intrecciate di vite vuote che si riempiono l'un l'altra attraverso "la gentilezza degli sconosciuti". Molto bello
commento di ferniFavoletta per grandi con tutti gli elementi retorici del caso. Ci sono quelli cattivi, molto cattivi, quelli disperati, molto disperati, quelli buoni, molto buoni e l'ambientazione dove si muovono è quella ideale: la giungla metropolitana di Manhattan.
commento di bombo1