Regia di Eran Riklis vedi scheda film
Spy-story,contorta e ingarbugliata. Sconsigliabile
Adereth, Ben Kingsley, è un veterano agente del Mossad, ha conosciuto tempi gloriosi, che ormai sono alle sue spalle, è divenuto anziano e poco affidabile. E’ da un po’ che i suoi superiori si sono accorti che bleffa spudoratamente sulle informazioni dei suoi contatti, gonfiandole goffamente, per non farsi mandare in pensione e rimpatriare. Un giorno però, scopre un giro illecito di armi, gestito da un regime del Medio Oriente, sembrerebbe che I"siriani" starebbero per sferrare un vero e proprio attacco chimico, cosi si mette in azione, per affrontare la sua ultima disperata missione e cercare un improbabile riscatto. Ma il Mossad non si fida più di lui e gli mette alle costole Daniel, figlio di un suo partner e amico morto anni prima in servizio, per assicurarsi che Adereth si attenga a un “fantomatico” piano, che però non è dato sapere, sulla sua strada incontra per caso, ma non tanto, Angela Caroni, alias Monica Bellucci, una matura ma avvenente signora, forse la chiave dell'enigma, ma l’affare si complica, non si capisce chi fa la guerra e a chi, non si comprende dove la storia voglia andare a parare. Il problema più grosso, della cervellotica opera diretta dal regista Eran Riklis, sta proprio nell’incapacità di consegnare allo spettatore gli strumenti, per interpretare la tortuosa vicenda, che è gestita con una scrittura contorta e farraginosa, del tutto indecifrabile, non corroborata da un’adeguata sceneggiatura, che è arzigogolata e spezzettata, non c’è suspense, la tensione è ai minimi storici, pathos zero. Le prove attoriali opache e ciò sorprende soprattutto per Ben Kingsley, attore di consumata esperienza, che non riesce a dare spessore al suo personaggio, Monica Bellucci è come sempre bella ma inespressiva. Sconsigliabile
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