Regia di Stefano Mordini vedi scheda film
Come ha fatto un giovane e brillante imprenditore a trovarsi stordito da un colpo alla nuca, con la polizia dinanzi a pistole spianate, mentre si trova in una stanza d'albergo chiusa ermeticamente, con accanto la sua bellissima amante morta assassinata?
L'uomo si ostina a proclamarsi innocente, ma le prove che lo inchiodano sono schiaccianti. Sulla via della resa, l'avvocato del nostro accusato, decide di interpellare una matura tenace avvocatessa penalista, avviata alla pensione, nota per non aver mai perso un caso.
Costei raggiunge il nostro giovane imprenditore, costretto ai domiciliari, per cercare di organizzare, nelle sole tre ore che separano l'imputato dalla pronuncia della condanna, la strategia per una difesa in grado di scagionare l'uomo. Ma l'avvocato precisa al suo cliente che, affinché ciò si possa porre in essere, egli dovrà smettere di mentire, raccontando per filo e per segno tutto ciò che è successo.
Ne emerge una storia fosca di due amanti clandestini, ritrovatisi a dover gestire la morte di un innocente per cause fortuite, ma tali da rischiare di rendere pubblica la loro segreta relazione amorosa.
Vi sto raccontando tutto? No tranquilli. Il bello di questo rompicapo improbabile ma validamente costruito, riserva ben altre sorprese. Il problema semmai è di chi affronta "Il testimone invisibile" avendo visto, nemmeno molto prima, il valido originale spagnolo, Contratiempo, opera incalzante e tesa del regista spagnolo Oriol Paulo. In tal caso tutto torna alla mente e il bello dell'incredibile colpo di scena, svanisce nel nulla.
Detto questo, il remake italiano si presenta come una corretta fotocopia dai tratti definiti, coerente anche nella trasposizione dell'ambientazione, spostata per ovvie ragioni nel nostro paese, tra Milano ed il Trentino. Un po' musoni, ma invero non molto meno dei colleghi spagnoli, gli attori coinvolti (Scamarcio, Leone, Betivoglio, Paiato), professionali e funzionali. Stefano Mordini non aggiunge nulla e toglie il minimo indispensabile, e dà vita con collaudato mestiere ad un prodotto di largo consumo che, in quanto instant-remake, non può definirsi altro se non adeguato e corretto. Nulla più, niente di meno.
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