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Uno di famiglia

Regia di Alessio Maria Federici vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Uno di famiglia

di axe
5 stelle

Luca è un insegnante di dizione in difficoltà economica e di affermazione personale; molte tra le persone con cui è a contatto, approfittano della sua indole bonaria per sfruttarne risorse e capacità senza dare nulla in cambio. Tra queste non vi è la compagna, Regina, che gli rimane vicino e lo incoraggia nonostante le disavventure quotidiane. La sua vita cambia nel momento in cui sventa un attentato ordito ai danni di Mario, un suo giovane allievo, il quale, volendo fare l'attore, ha scelto di cancellare il proprio accento calabrese. Luca scopre che Mario è, suo malgrado, membro della famiglia Serranò, appartenente alla criminalità organizzata e trapiantata a Roma; avendo salvato la vita al rampollo, è "adottato" dai parenti; in particolare, gli si affeziona, trattandolo in modo possessivo, Angela, donna dinamica e priva di scrupoli. I criminali coinvolgono il remissivo Luca nelle loro attività. Inizialmente, il protagonista fa quanto possibile per liberarsi delle attenzioni della famiglia di criminali; non riesce, però, a non sfruttare la situazione, traendo indebiti vantaggi dal particolare rapporto con i Serranò. Questo il lato interessante del racconto, che evidenzia quanto sia facile lasciarsi tentare dal malaffare, nelle cui spire si entra compiendo un passo alla volta ed entrando a far parte di un sistema di potere alternativo e - purtroppo - ben consolidato. Altri pregi, non ne ho percepiti. Gli attori mi sembrano poco ispirati, con l'esclusione di Lucia Ocone nelle vesti di Angela Serranò, una ben caratterizzata donna di malavita fuori dagli stereotipi del genere, e Nino Frassica, nei panni del patriarca Peppino Serranò. L'intreccio è intrigante, ma, come molto spesso rilevo per le opere italiane contemporeanee, la parte finale non eccelle. Sembra che, raggiunte le finalità "educative", il regista Alessio Maria Federici voglia troncare il racconto con un'epilogo frettoloso e prevedibile. Un po' un'occasione persa, nonostante le valide premesse. Ma apprezzo le buone intenzioni.

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