Regia di Paolo Taviani, Vittorio Taviani vedi scheda film
La rivoluzione vista da un rivoluzionario sui generis.Il protagonista,di famiglia aristocratica aderisce chissà perchè al tentativo rivoluzionario di una masnada raccogliticcia che non ha nessuna probabilità di portare a termine quello che si è prefissata.E lui che fa?Cerca di tradirli in tutti i modi.Ma sarà punito.I fratellli Taviani pur parlando di tentativi rivoluzionari del XVIII secolo,pur facendo pensare in pù di un occasione ai tentativi di moti popolari fomentati da Pisacane,continuano a parlare della situazione attuale,quasi teorizzando l'inutilità della rivoluzione ad opera di un gruppo minoritario e ideologicamente frastagliato.La narrazione forse è più organica che in altre volte,le ricostruzioni d'epoca appagano l'occhio ma a volte si perde di vista il discorso con inutili suggestioni paradossali seguendo passo passo le divagazioni del protagonista,interpretato da un Mastroianni insolitamente sopra le righe e teatraleggiante..Il cinema metaforico dei Taviani continua a essere per me criptico,misterioso e soprattutto è a mio parere irrimediabilmente datato,invecchiato più del dovuto.Sicuramente hanno una cifra stilistica molto personale ma è molto lontana dall'idea che ho io di cinema....
ok
non male
brava
ottima
teatraleggiante
uno dei loro film migliori
uno dei loro film migliori
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