Regia di Paolo Taviani, Vittorio Taviani vedi scheda film
La restaurazione monarchica in Francia appare come un'epoca storica sradicata dalla realtà, di fronte alla quale l'umanità, stranita, si frantuma e si disperde nel vento, che la trasporta lontano dal suo passato e dai suoi ricordi. La caduta degli ideali del 1789 – sotto i colpi di spietata una caccia agli uccelli della libertà – induce il protagonista Fulvio Imbriani a ripiegare su un senso primordiale, egoistico e vile di felicità, che si rivelerà, al pari della rivoluzione, foriero di morte e di dolore. I personaggi di questa storia si dibattono nella vanità di un presente che sembra sospeso nel tempo, scollato dalla successione degli eventi, senza valori certi a cui attingere, e senza obiettivi raggiungibili.
La rivoluzione è uno zombie assassino che non muore mai.
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