Regia di Paolo Taviani, Vittorio Taviani vedi scheda film
Sono un ammiratore dei fratelli Taviani di questo periodo, quello che va dalla fine degli anni Sessanta (Sotto il segno dello scorpione) fino a Kaos (1984), non certo dei loro film degli ultimi anni. Secondo me San Michele aveva un gallo è la loro opera che meglio rappresenta la loro visione politica all'inizio degli anni Settanta: è il film che rappresenta con toni epici la rassegnazione di fronte ad una serie di fallimenti di tutte le possibili rivoluzioni immaginabili ed immaginate, da quella intravista con il Risorgimento a quella abortita con la fine della Resistenza, fino a quella solo pensata del Sessantotto. Questo è il film che consacra la Rivoluzione come utopia anziché come concreta possibilità politica. Il risultato è affascinante a distanza di tanti anni, grazie allo stato di grazia delle componenti artistiche e tecniche del film, dalla regia alla fotografia, passando per un eccezionale (e forse sottovalutato) Giulio Brogi.
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