Regia di Paolo Taviani, Vittorio Taviani vedi scheda film
una gran prova dei Taviani. Film asciutto, rigoroso, essenziale nell'estetica, lucido nella dialettica tra socialismo anarchico e velleitario e socialismo scientifico e programmato. E' un film sulla crisi della sinistra post-68ina, che rischia lo schematismo ma lo evita abilmente grazie a una regia ispirata: poche inquadrature, metafore sempre leggibili (diversamente da altri film dei Taviani), momenti visionari (splendida la parte in cella), un equilibrio armonioso tra dibattito ideologico e componente acustico-visiva. Cinema che fa riflettere e, insieme, appassiona
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta