Nel 1870 un rivoluzionario cerca di provocare una rivolta popolare che però fallisce. Lui finisce in carcere, in una cella d'isolamento. Qui tenta in ogni modo di tenersi in attività, fisica e intellettuale, convinto che, prima o poi, l'ideale rivoluzionario prevarrà. Vuole insomma essere pronto ai tempi nuovi per quando uscirà di prigione. Anni dopo, durante un trasferimento in barca, altri detenuti politici gli mostrano brutalmente che le sue idee sono superate.
Note
Film sulle utopie tratto da un racconto di Tolstoj, ma la cui ambientazione risorgimentale rimanda alle incertezze della sinistra italiana postsessantottina e pre-anni di piombo. Asciutto (anche a causa della sua produzione televisiva a basso costo) e intenso, è uno dei migliori film dei Taviani.
Realizzato per la tv nel '71, uscì al cinema nel '75. Da un racconto di Tolstoj, parabola fallimentare dell'anarchico Giulio Brogi che, condannato a dieci anni di carcere, fantastica sulla "sua rivoluzione".
Ideologico finché si vuole, ma solido e coinvolgente. Fare un film con poco è molto più difficile che farlo con molto. Probabilmente il miglior film dei Taviani.
Un bel film, molto riuscito, coinvolgente, mai scontato o ruffiano. La psicologia del personaggio principale è analizzata con accuratezza, e Giulio Brogi offre un'ottima interpretazione.
Giulio Minieri (Giulio Brogi), “ex possidente, laureando e di professione gelataio”, è a capo di un gruppo di internazionalisti il cui scopo principale è quello di sensibilizzare alla causa rivoluzionaria le masse di contadini che popolano le campagne. La polizia li conosce come “gruppo Pisacane”, noto per l’attuazione della “strategia del… leggi tutto
E' un lavoro di poca o nessuna azione, tutto basato su dialoghi e monologhi, profondamente intellettuale, sinceramente un bel po' noioso. Questo San Michele aveva un gallo (da una filastrocca che il protagonista canticchia in carcere) può pure provenire da Tolstoj - dichiaratamente i due fratelli registi sceneggiano partendo dal racconto Il divino e l'umano dello scrittore russo -, ma… leggi tutto
Mi sono avvicinato al "San Michele aveva un gallo" dei fratelli Taviani con aspettative alte, poiché una parte della critica ne parla come di un capolavoro o di una delle loro prove più alte; a mio parere si tratta di un ottimo film, molto segnato dal dato ideologico/politico, valido ancora oggi per molti aspetti, ma leggermente invecchiato per altri.
I due fratelli registi,…
Grosseto, 14 dicembre 1922 – Milano, 14 novembre 1971
"Non guardate i film, fateveli raccontare." (parafrasi di una "cit. & sic!" sui libri.)
E va bene, 100 di questi giorni no, m'almeno…
...e qualche fantasma.
Tra i politicanti quanti patetici e inutili buffoni: il perfetto specchio del paese che dopo trent’anni di safari frigna e raglia cori…
FILM con giovani attori (M-Z)
Film italiani o stranieri non necessariamente conosciuti al grande pubblico che hanno lanciato o hanno visto la partecipazione di giovani attori di cui alcuni diventati in seguito…
IL CINEMA AI TEMPI DELLA QUARANTENA
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Gor(in)o, Finis Terrae, Italia. Scalo temporaneo di masse in moto messe in moto da sete, fame, guerra, povertà. La paura c'invade, ovvero: “Non vi vogliamo. Vi odiamo”. Noi, che nel…
Nel 1870 l'anarchico internazionalista Giulio Manieri (Giulio Brogi) tenta l'insurrezione in una cittadina umbra. Fallito il tentativo, verrà prima condannato a morte ed in seguito la pena gli verrà commutata in ergastolo. Dopo essere sopravvissuto al tedio del carcere grazie ad un metodico ricorso all'immaginazione, Manieri viene chiamato a cambiare sede penitenziaria. Nel…
Nell’Italia post unitaria, un internazionalista organizza una scalcinata spedizione dimostrativa in un paesino umbro: catturato, condannato a morte e graziato, dopo dieci anni di segregazione viene trasferito in un altro carcere con alcuni giovani prigionieri politici e scopre di parlare un linguaggio a loro incomprensibile. La rivoluzione mancata, o meglio la rivoluzione impossibile: i…
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Commenti (9) vedi tutti
Molto noioso, per quanto ho potuto vedere.
commento di dansk_noirChe pesantezza...solo per estimatori
commento di ezioRealizzato per la tv nel '71, uscì al cinema nel '75. Da un racconto di Tolstoj, parabola fallimentare dell'anarchico Giulio Brogi che, condannato a dieci anni di carcere, fantastica sulla "sua rivoluzione".
commento di marco biTema interessante (l'utopia rivoluzionaria di una società più giusta) e grande prova di Giulio Brogi. Per il resto però troppo scarno. Da amatori.
commento di Artemisia1593Film politico, se non vi piace la politica lasciate perdere.
commento di lonestarIdeologico finché si vuole, ma solido e coinvolgente. Fare un film con poco è molto più difficile che farlo con molto. Probabilmente il miglior film dei Taviani.
commento di teaestefanofilm chiaramente politico di alta utopia interpretativa.
commento di IVANSELVAUn bel film, molto riuscito, coinvolgente, mai scontato o ruffiano. La psicologia del personaggio principale è analizzata con accuratezza, e Giulio Brogi offre un'ottima interpretazione.
commento di valien88film ideologico intenso e ben interpretato da giulio brogi.
commento di carpa