Regia di Agnieszka Holland vedi scheda film
CINEMA OLTRECONFINE
"Tutti gli animali sono uguali, ma alcuni sono più uguali di altri".
Gareth Jones è un giovane, brillante aspirante giornalista che, galvanizzato dalla possibilità di esser stato in grado di ottenere un breve quanto insperato incontro con il fuhrer in occasione di un volo su un aeroplano, si convince che la sua prossima tappa sarà riuscire ad intervistare Stalin, affascinato dalle apparentemente innovative e favorevoli, ispirate teorie che il regime comunista del noto esponente russo ostentava ad un Occidente invece timoroso, inquieto e ossessionato dal pericolo di una avanzata comunista pronta a ledere e seppellire i sacrosanti principi legati alla legittima proprietà privata.
Lasciato il suo lavoro presso uno stimato consulente del Governo inglese, non senza aver provocato perplessità e atteggiamenti di derisione nei suoi confronti dopo il suo appassionato resoconto sull'incontro col fuhrer e la sua cerchia di fedeli del Reich, Gareth si reca a Mosca, e nel viaggio si rende presto conto, anche a sue spese, che il sistema sta coprendo una gravissima carestia che affligge la popolazione ucraina, letteralmente costretta alla fame e all'indigenza. Sopravvissuto per miracolo egli stesso agli stenti della fame e del freddo, tornerà in patria per rivendicare al mondo quella sorta di genocidio tenuto nascosto per ragioni di onor patrio, e per questo si troverà a scontrarsi con l'azzimato e corrotto illustre collega Walter Duranty che, pur forte del suo Premio Pulitzer, decise al contrario di coprire col silenzio le reali verità su uno scandaloso comportamento omissivo da parte del governo russo ai danni del popolo affamato.
Testimone lucido ma scomodo, pericoso portavoce di una verità che avrebbe scredidato un intero modo di concepire l'esistenza dal punto di vista civico, economico e politico, Jones fu trovato ucciso con tre colpi d'arma da fuoco appena trentenne, in Cina.
Una morte quasi certamente frutto di una azione rivendicativa da parte del regime sovietico, per impedire di essere screditato a seguito delle inequivocabili, dettagliate e tragiche testimonianze scritte del giovane giornalista.
Nonostante la sua prematura scomparsa, il tenace reporter riuscì ad incontrare un giovane George Orwell, che grazie ai racconti dell'amico, fu ispirato per la sua profetica opera futura, con particolare riguardo per il suo acuto e sarcastico "La fattoria degli animali".
La celebre e premiata regista polacca Agnieszka Holland, da sempre vicina e sensibile alle tematiche inerenti gli equilibri tra Est ed Ovest dell'Europa nella prima, travagliata metà del '900 in bilico mortale tra nazismo e comunismo, si concentra stavolta su un biopic dedicato ad una figura completamente presa dal desiderio di farsi portavoce della verità, trovando l'ardire e l'ambizione di riuscire a parlare direttamente con i grandi, con i protagonisti dei più eclatanti e quasi sempre drammatici eventi che sconvolsero le sorti del mondo intero, cagionando milioni di vittime innocenti, loro malgrado immolate al servizio della più deprecabile voracità umana.
La capacità della Holland di confezionare opere narrativamente efficaci e a pronta presa emotiva è nota, cosi come la professionalità indiscutibile nel giostarsi di fronte a tecniche di ripresa del tutto efficaci e dall'approccio accattivante. Resta un po' costante tuttavia, nella pur lodevole opera della impegnata regista, quella stagnante impressione di tendere sin troppo smaccatamente a ricercare l'indignazione di chi si concede alla visione, finendo anche stavolta la sua opera per sfruttare sin troppo il pathos delle drammatiche circostanze, cedendo alle indulgenze care ad opere di narrazione di stampo più smaccatamente televisivo, e mancando di quella intransigenza autoriale che avrebbe probabilmente evitato certi evitabili ricatti morali di fatto presenti con una certa ostentata pedanteria.
In Concorso all'ultima Berlinale 2020, il film vanta un cast di buon mestiere senza per questo risultare eccelso: menzioniamo almeno il volenteroso protagonista James Norton, ed il suo azzimato e claudicante antagonista, reso con collaudato medtiere dal noto Peter Sarsgaard.
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