Regia di Peter Markle vedi scheda film
Badate, non sappiamo se sia il caso di scomodarsi, ma ci è restato un indefinibile senso di 'distrazione' dalla norma: nelle deficienze di ritmo, nell'ambientazione metacinematografica, con l'allusione al gangsterismo della produzione, nei personaggi convenzionali generati da uno sguardo tipologico su una piccola realtà metropolitana di derelitti. Così meschino, così umano, potremmo dire di Hopper, che sembra prendere il tenebroso schivo Paris Trout di 'Il cuore nero' e svuotarlo d'energia, mentre è proprio fuori controllo il regista nevrotico di Sutherland. Al timone di 'Uomini spietati', titolo che esalta fuori luogo un film criminale poco più che condominiale, c'è Peter Markle, direttore di 'Bat 21 ', film sul Vietnam con Gene Hackman, e del giallo 'Gli occhi dell'assassino'.
Frankie "la mosca" lavora per Sal, un piccolo delinquente che lo tratta come una nullità, senza mai protestare o reagire. Ma quando conosce Margaret, una ex attrice porno che lavora come squillo per Sal, decide di dare una svolta alla sua vita e a quella di lei. Convince Joey, un regista hard, a girare un film vero con Margaret, ma quando Sal lo scopre, Joey e Margaret vengono duramente puniti. Frankie, sconvolto, decide di vendicarsi...
POCHE ATTRICI COME LEI,UNA FATA BESTIALE DI TUTTO IL SISTEMA SOLARE.
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