Regia di Steve Buscemi vedi scheda film
Quieto fallimento esistenziale di un meccanico disoccupato che passa il tempo al bancone di un bar, cerca senza troppa convinzione di risolvere i suoi casini sentimentali e si ricicla come gelataio ambulante. Buscemi, al suo esordio registico, insegue Cassavetes (di cui Seymour Cassel è una citazione vivente) ma poi si perde nelle carinerie tipiche del cinema indipendente USA e coccola troppo il suo personaggio, cercando di renderlo più simpatico di quello che è. Il film ha comunque il merito di aver rivelato un volto interessante come quello di Chloë Sevigny.
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