Il film segue le orme di un faccendiere, Gian Luigi Rossi, "il decisionista" appunto, che cerca di prosperare all'ombra di affari più grandi di lui. È un uomo senza ideali il cui unico scopo è il denaro - i miliardi non suoi che amministra in Svizzera, i consigli d'amministrazione - e neppure l'incontro passionale con una giornalista, impegnata in un'inchiesta tesa a smascherare i loschi traffici che lo circondano, riesce a redimerlo.
Note
L'ottimismo - indiscusso - della volontà di questo film viene continuamente disatteso da una sceneggiatura che dispensa dialoghi che odorano del più bieco senso comune e che ci consegna di tangentopoli una visione e una lettura assai superficiale. Maria Grazia Cucinotta, la protagonista femminile, deve fare ancora molta strada.
Gian Luigi è uno yuppie fatto e finito: sulla trentina, piacente, pieno di belle ragazze, ricco di famiglia e amante del lusso e dell'ostentazione; di cosa si occupa, però, non è chiaro forse nemmeno a lui. E quando i traffici di denaro con la Svizzera che Gian Luigi compie finiscono nel mirino di una sventolona, giornalista d'assalto affamata di scandali finanziari, tutto… leggi tutto
Un sedicente affarista romano (Gian Marco Tognazzi) pur di portare a cifre stratosferiche il proprio conto in banca è disposto a tutto: tradisce la moglie nonostante le opportunità che gli offre il facoltoso suocero, inganna la madre alla quale fa fare da prestanome a sua insaputa e si porta a letto una giornalista per carpirne i segreti (Maria Grazia Cucinotta). Ma anche per lui…
Gian Luigi è uno yuppie fatto e finito: sulla trentina, piacente, pieno di belle ragazze, ricco di famiglia e amante del lusso e dell'ostentazione; di cosa si occupa, però, non è chiaro forse nemmeno a lui. E quando i traffici di denaro con la Svizzera che Gian Luigi compie finiscono nel mirino di una sventolona, giornalista d'assalto affamata di scandali finanziari, tutto…
VOTO : 5. Scialbo. Il classico film che se non fosse stato girato, nessuno ne avrebbe sentito la mancanza. Comunque, vedo che nessuno ha avuto il (dis)piacere di vederlo. Ecco, allora fate a meno anche dopo aver letto queste due righe che proprio non ha niente da dire. Regia da tv, recitazione sotto i livelli di guardia, storia che rimane sempre sulla superficie delle cose. Non orribile, ma…
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