Regia di Duccio Camerini vedi scheda film
Lui e lei si lasciano. Lui ha una nuova ragazza più giovane; lei si ritrova sola e inventa un compagno immaginario in un manichino da vetrina, che chiama Bruno. Il trucco regge pure troppo: un rapinatore crede perfino di aver ucciso Bruno facendolo inavvertitamente cadere da un ponte.
Opera seconda per Duccio Camerini, figlio di Augusto (fratello di Mario) ma decisamente meno dotato dello zio dietro la macchina da presa. Commedia sentimentale con evidenti pecche di leggerezza in sceneggiatura, Bruno aspetta in macchina parte da un'idea carina - il classico equivoco che dà vita a una girandola di situazioni imprevedibili e bizzarre - per terminare però in un quadretto piatto fatto di personaggi stilizzati e sviluppi stereotipati. Poca vivacità nei dialoghi e nei personaggi, non alla stessa altezza tutte le interpretazioni; il film si arena molto presto fra palesi limiti e una messa in scena ordinata, ma paratelevisiva. E dire che sul soggetto, oltre alla firma del regista, c'è quella di Suso Cecchi D'Amico; per la sceneggiatura invece Camerini jr. viene affiancato da Roberta Colombo. Fra gli attori non mancano i volti celebri per il pubblico italiano: Nancy Brilli, Antonello Fassari, il giovane Valerio Mastandrea, Ninì Salerno, Leo Gullotta, Chiara Noschese, Massimo Wertmuller, Ugo Conti, Monica Scattini e Fabio Traversa. Per Duccio Camerini si tratta (comprensibilmente, purtroppo) dell'ultima regia, ma la sua carriera proseguirà con buonissimi risultati dall'altra parte della macchina da presa, come attore. 3/10.
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