Regia di Stanley Kramer vedi scheda film
Stanley Kramer avrebbe firmato l'anno successivo quello che a mio avviso è il capolavoro del genere giudiziario, Vincitori e vinti, e soprattutto offrendo soprattutto un'analisi circa la nascita e l'evoluzione del movimento nazista in Germania. Con ..e l'uomo creò Satana il regista ci permette di esplorare i meandri dell'America più rurale e bigotta, dove, come dice il giornalista interpretato dall'ottimo Gene Kelly "qui ancora il sole gira intorno alla terra". Un inizio avvincente lascia spazio ad episodi profondamente drammatici: ottimamente sviluppati nel personaggio del fanatico Pastore o nelle molteplici figure di contorno che fanno apparire la religione, nella loro cieca convizione, ancor più artificiale; altrettante sono le parentesi ricche di uno humour pungente capace di rendere anche più godibile l'evoluzione della storia. La seconda parte della vicenda, nel suo sviluppo in aula, ha qualche cedimento, sia in termini di tensione narrativa che di contenuti: viene lasciato un ampio spazio ai due interpreti principali (bravissimi) che però a volte sfociano nell'istrionismo, in particolare il personaggio interpretato da Fredric March. Sebbene il film tratteggi sin dall'inizio qual è la parte della ragione, cosa che rischia per certi versi di confinare le motivazioni della comunità religiosa ad un gruppo di fanatici, esso ha dei momenti davvero di elevata riflessione circa le controverse interpretazioni della Bibbia. Innegabile la modernità del dibattito, che nel contesto attuale ancora vede storture simili a quelle narrate nel film.
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