Regia di Lewis Gilbert vedi scheda film
Lewis Gilbert lavora sull'immaginario nipponico e inetta anche una stupefacente secchezza all'azione, malgrado una trama che si basa sull'accumulo.
Nell'ultima parte degli anni Sessanta, la Guerra Fredda si trasferì nello spazio: la navicella statunitense "ingoiata" da un razzo-squalo all'inizio di questo quinto capitolo delle avventure della spia più famosa del Regno Unito fotografa un clima storico in cui si pensava – e due decenni dopo in effetti accadde – che il blocco vincitore si sarebbe "pappato" quello avversario... Come già rivela il titolo, il fil rouge è quello della rinascita (con James Bond che simula la propria morte), ma Skyfall in proposito saprà essere più profondo (il copione è di Roald Dahl, illustre scrittore di libri per bambini). Lewis Gilbert lavora sull'immaginario nipponico – siamo a Tokyo – e inetta anche una stupefacente secchezza all'azione (col supporto al montaggio di Peter R. Hunt, poi regista del successivo episodio), malgrado una trama che si basa sull'accumulo. Ernst Stavro Blofeld, boss della Spectre, acquista un volto (ed è quello di Donald Pleasence, con gli occhi celesti sgranati e un'abnorme cicatrice), mentre Bond è costantemente attorniato da donne che ne mettono in risalto la debolezza virile (attenzione ad accusare questi film di maschilismo!). Memorabili il combattimento in volo con la Piccola Nellie (dal quale George Lucas attinse sicuramente per le sue "guerre stellari" fra astronavi) e quello conclusivo nell'iconica base spaziale del cattivo, ricavata da un cratere finto fra le montagne. Penultimo 007 ufficiale con Sean Connery (l'ultimo sarebbe stato Una cascata di diamanti).
Il brano che prende il nome dal titolo del film (You Only Live Twice) è cantato da Nancy Sinatra. Colonna sonora di John Barry.
Voto: 7 — BUON film
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