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The Antithesis

Regia di Francesco Mirabelli vedi scheda film

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La recensione su The Antithesis

di undying
7 stelle

Una interessante opera prima che guarda al cinema gotico italiano del passato, reinterpretandolo in un'ottica fantascientifica e personale. Alle musiche è presente anche -il sempre eccezionale- Claudio Simonetti.

 

locandina

The Antithesis (2017): locandina

 

La geologa Sophie (Crisula Stafida), su incarico della proprietà, si stabilisce nella lussuosa Villa Enskog, in prossimità di Pietra Smeralda, una località isolata e circondata da boschi. Il suo compito consiste nello stabilire le cause che determinano svariati sbalzi di temperatura in alcune sale della costruzione. Mentre procede nelle rilevazioni, stringe amicizia con Christine (Karolina Cernic), la quale la informa circa la presenza in quel luogo, nel 1800, di uno scienziato astrologo svedese, impegnato in oscuri rituali. Da qui il soprannome di "villa del Diavolo". Non solo: venticinque anni prima, due ragazze residenti nella villa furono trovate morte nel limitrofo bosco.

 

Crisula Stafida

The Antithesis (2017): Crisula Stafida

 

"Ho visto oscuri universi spalancarsi, dove neri pianeti ruotano senza meta. Dove ruotano nell'orrore invisibile, privi di consapevolezza, splendore o nome." (H.P. Lovecraft, didascalia sui titoli di coda) 

 

Francesco Mirabelli, dopo diversi corti, scrive una bella storia con la quale decide di debuttare nel lungometraggio. Più affascinato dai film d'atmosfera che non dagli horror fracassoni e spesso volgari, percorre un filone ormai poco praticato, quello del gotico "educato" alla Mario Bava. Regista che ben conosce, come dimostra l'attenzione riposta agli effetti di luce, che donano onirici -e cromatici- risvolti alla stupenda fotografia. Faretti blu, verdi e rossi ci calano di nuovo in un'ambiente che ritenevano ormai possibile solo nei ricordi di certi titoli (Inferno, Suspiria e gli stupendi gotici di Bava). Ma non è solo la cura della confezione a rendere gradevole la visione di questo peculiare The antithesis. Perché Mirabelli ha le idee chiarissime, nonostante si tratti qui di un esordio. Sceglie, con intelligenza, di accoppiare alle abili maestranze tecniche (menzione di merito per il direttore della fotografia e per l'operatore alla macchina) il sempre eccellente Claudio Simonetti (in team con Christian Vinciguerra) alle musiche, che diventano -in questo contesto- elemento basilare, essenziale tanto quanto le immagini. Dato poi che tutto il film poggia su un unico personaggio, Crisula Stafida si dimostra un'altra scelta vincente. Donna affascinante e attrice di spessore, in grado di ricoprire il ruolo con una professionalità ben più spiccata di altre interpreti magari anche più celebri. E che non si tira indietro di fronte alla scena hot (lesbo, raffinatissima e ben girata) con la pettoruta seduttrice che ha le sensuali fattezze di Karolina Cernic. Certo, non tutto rasenta la perfezione, e il tentativo di sviare verso la fantascienza (comunque con connotazioni alla Lovecraft, come dichiarato dalla citazione inserita in coda) penalizza un finale che risulta così essere un po' troppo forzato. Ma complessivamente erano anni che, in Italia, non si realizzava un horror così personale (pur nelle inevitabili citazioni) e riuscito. Condividiamo quindi, in pieno, la scelta che la giuria del Fantafestival di Roma (edizione 2017) ha fatto, attribuendo a The antithesis il "Premio Mario Bava", come migliore opera prima.

 

Crisula Stafida

The Antithesis (2017): Crisula Stafida

 

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