Regia di Drew Goddard vedi scheda film
Un hotel posto sul confine fra Nevada e California (le camere in California sono uguali alle altre, ma costano 1 dollaro in più); 4 strani clienti, un concierge con la faccia d bambino e una notte di pioggia che arriverà a scombussolare tutto...
Fine anni '60, epoca di contestazioni e di rinnovamento. L'hotel come "topos" del luogo di confine, dove esise una extraterritorialità per la morale se non per la Legge (figuriamoci se poi a cavallo di 2 Stati), e personaggi con una storia bizzarra alle spalle. Questo lo scenario in cui Goddard fa svolgere la sua storia.
Una storia invero accattivante, che ti cattura con il sistema delle scatole cinesi (impari i dettagli mano a mano che ne apri una, magari senza nemmeno un ordine: e poi ti tocca rimettere insieme tutti i brandelli della storia), con degli ottimi caratteri e una costruzione narrativa da noir con toni di commedia e qualche sprazzo Tarantiniano o Andersoniano.
Funziona bene il cast, funziona bene la messa in scena registica, bella la colonna sonora con pezzi soul e rock d'epoca, ma l'epilogo non si rivela all'altezza delle premesse; per cui la vicenda risulta sì ben confezionata, ma alla fine ci sente persi fra mille particolari e con un finale farraginoso. Ma forse il fascino del film è proprio questo.
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