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7 sconosciuti a El Royale

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Regia di Drew Goddard

Con Jeff Bridges, Cynthia Erivo, Dakota Johnson, Jon Hamm, Cailee Spaeny, Chris Hemsworth, Lewis Pullman, Nick Offerman, Bethany Brown... Vedi cast completo

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Trama

Sette sconosciuti, ognuno con un segreto da seppellire, si incontrano al El Royale, un fatiscente hotel dall'oscuro passato sul lago Lahoe. Nel corso di una fatidica notte, tutti avranno un'ultima occasione di redenzione prima che tutto vada all'inferno.

Approfondimento

7 SCONOSCIUTI A EL ROYALE: UNA LUNGA E FATIDICA NOTTE

Diretto e sceneggiato da Drew Goddard, 7 sconosciuti a El Royale racconta la storia di sette personaggi che, molto diversi tra loro ma accomunati dall'essere delle anime perse, che giungono a El Royale, un resort un tempo glorioso ma con il passare degli anni caduto in rovina. Siamo nel gennaio del 1969, Richard Nixon è stato appena eletto 37° presidente degli Stati Uniti e un nuovo decennio appare all'orizzonte. Situato tra la California e il Nevada, l'El Royale si trova a cavallo tra due mondi in rotta di collisione, tra il passato e il presente. In punto nevralgico di Tahoe, ha ospitato celebrità e politici famosi, che arrivavano perché ispirati dal casinò, dal bar, dai bungalow e dalla piscina del resort. In una hall in cui lo splendore di una volta è solamente un ricordo e le spensierate risate si sono trasformate in silenzio, si avvicendano padre Daniel Flynn, la cantante soul Darlene Sweet, l'hippie Emily Summerspring, sua sorella Rose, il manager Miles Miller e l'enigmatico Billy Lee. Nel corso di una lunga e fatidica notte, tutti avranno l'ultima possibilità della loro vita prima che sia troppo tardi.

Con la direzione della fotografia di Seamus McGarvey, le scenografie di Martin Whist, i costumi di Danny Glicker e le musiche di Michael Giacchino, 7 sconosciuti a El Royale viene così raccontato da Goddard: "7 sconosciuti a El Royale è un film che ho scritto per me stesso. Stavo lavorando su alcuni progetti a grosso budget che prevedevano molti effetti speciali visivi e complicati. Non ne potevo più e, dopo essermi lamentato con mia moglie, dissi scherzando che il mio prossimo progetto sarebbe stato un film con al centro un gruppo di attori che parlano in una stanza. La battuta ben presto si è trasformata in sfida e ho cominciato a costruire una storia in cui diverse persone si relazionano all'interno di uno spazio ristretto. Come rendere il tutto interessante? Come si può evolvere una situazione quando tutto avviene sempre nello stesso posto? Come far susseguire gli eventi? Queste domande mi hanno reso difficile la scrittura ma anche piuttosto divertente.

Ho scelto come ambientazione un hotel per una semplice ragione: adoro gli alberghi, posti dove la gente si riunisce per un brevissimo periodo di tempo e per ragioni disparate, facendo incontri spesso imprevedibili. Volevo soffermarmi sull'idea di come una notte in albergo possa cambiare la vita di tutti. Per scrivere la sceneggiatura, mi sono chiuso in una camera d'albergo e ho scritto solo ciò che avrei voluto vedere poi in un film. Ho una passione sfrenata per i film noir, per i gialli e per quei classici all star in cui non sai mai chi sia il vero protagonista. Ho riunito tutti questi elementi in 7 sconosciuti a El Royale. Svolgendosi negli anni Sessanta, i personaggi si muovono in un clima di sensualità, calore e voglia di far festa, ma nascondono dietro le apparenze quella paranoia tipica del periodo. L'El Royale non esiste realmente ma è frutto della mia immaginazione. Il fatto che sia situato tra California e Nevada non è casuale. Funge semmai da metafora: da un lato, c'è la terra del calore e del sole, dall'altro quella delle speranze e delle opportunità con i suoi casinò (che, nel bene o nel male, cambiano tutti coloro che vi entrano)".

Il cast

A dirigere 7 sconosciuti a El Royale è Drew Goddard, regista, sceneggiatore e produttore statunitense. Nato nel 1975 a Los Alamos, Goddard ha mosso i primi passi nel mondo dello spettacolo come sceneggiatore di serie televisive, muovendosi da Buffy l'ammazzavampiri a Angel, lavorando anche a progetti come Lost e… Vedi tutto

Trailer

Commenti (16) vedi tutti

  • Tarantinata con poco senso logico, è quasi costantemente lentissimo, poi c'è un evento folle per poi ritornare nel torpore sino alla successiva follia. E' così in loop. Il finale è carino, ma poco di più. Mediocre

    commento di GARIBALDI1975
  • Parte atrocemente lento (nonostante i buoni sforzi di Jon Hamm), poi accelera visibilmente e diventa interessante, ma con troppi passaggi a vuoto e troppi elementi buttati lì senza motivo e senza seguito. Finale non proprio convincente. Tante cose buone, annacquate però da difetti evidenti. Sufficiente nulla più.

    commento di silviodifede
  • Mi è piaciuto molto. Un misto tra suspance e curiosità sul come andrà a finire. Bravi tutti.

    commento di Aiace68
  • The hateful seven ....

    leggi la recensione completa di daniele64
  • La brutta copia di The hateful height, solo con una sceneggiatura più scialba, più raffazzonata, più noiosa. Insomma, più brutta in tutto.

    commento di Oss
  • Fosse di Tarantino sarebbe un Tarantino minore, comunque non è male.

    leggi la recensione completa di tobanis
  • Film dal vorrei ma non posso . Ottima la colonna sonora sempre bravo Jeff Bridges . Per il resto direi banale soprattutto la parte in cui compare il Manson della situazione con tanto di comune dove la violenza dilaga e la pazzia esplode . Peccato voto 5

    commento di Frranci
  • Goddard gioca a fare un po' il Rodriguez e il Tarantino e, tecnicamente, lo sa fare molto bene. l'unico grosso problema è che, al contrario degli altri due, si prende troppo sul serio. un film del genere senza almeno un pizzico d'umorismo non può che naufragare nel vuoto autocompiacimento e nell'esercizio di stile fine a sé stesso.

    commento di giovenosta
  • Poteva venir fuori un piccolo capolavoro thriller-pulp alla tarantino, con maggiori colpi di scena e un po più drama e azione, visto i presupposti dell'introduzione...la fotografia, la recitazione ed il montaggio più che buoni, e invece resta un film da 6 e mezzo. Come un piatto con gli ingredienti giusti a cui manca il sale. Ottime le musiche

    commento di The_voice_of_Truth
  • Ottimo dal punto di vista tecnico e buona prova del cast.La prima parte del film ha una buona costruzione, con vari stratagemmi narrativi, ma nella seconda si perde nella risoluzione del tutto.20 min in meno forse avrebbero giovato.Reminescenze "Coeniane".Voto 7/7.5

    commento di ange88
  • Divertito e divertente.

    leggi la recensione completa di Carlo Ceruti
  • A colpire è innanzitutto l’estro registico di Goddard, così come il gusto pulp. L’autore procede per allegorie: l’estrema stilizzazione dei personaggi dà modo al regista di capovolgere gli intenti utopistici delle contestazioni giovanili del sessantotto.

    leggi la recensione completa di Malpaso
  • Bad Times at the El Royale è più che godibile per un'ora abbondante, ma taglia il traguardo delle 2 ore e venti con il fiato corto, vittima di un meccanismo che affascina ma alla lunga sfianca e di una sceneggiatura che, seppur puntuale nel suggerire domande per poi dare risposte spiazzanti, ha il difetto di giocarsi troppo presto le carte migliori

    leggi la recensione completa di pazuzu
  • Una prima parte avvincente seguita da una seconda parte meno riuscita. Zero umorismo, un po' di dramma ed è troppo lungo. Ma ottima regia e ottime interpretazioni.

    leggi la recensione completa di mgcgio
  • FESTA DEL CINEMA ROMA 2018

    leggi la recensione completa di LAMPUR
  • Ad un inizio scoppiettante, che fa pregustare un viaggio sulle montagne russe del noir e della commedia nera, segue purtroppo una parabola discendente fino ad finale noioso ed imbarazzante. Un'eccessiva lunghezza e l’incapacità di portare a compimento i tanti fronti aperti sono all'origine di una deludente occasione sprecata.

    leggi la recensione completa di port cros
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Recensioni

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supadany di supadany
6 stelle

Festa del Cinema di Roma – Selezione ufficiale. È meglio un uovo oggi o una gallina domani? Da quando è stato coniato, questo dubbio amletico ha tolto il sonno a chissà quante persone, ma Drew Goddard non rientra in questa folta lista. Giunto al secondo film da regista, il poliedrico artista texano mette in pratica le doti che gli hanno consentito di acquisire… leggi tutto

6 recensioni sufficienti

Recensioni

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tobanis di tobanis
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Il titolo italiano, una volta ancora, è piuttosto depistante. L’originale era Bad times at the El Royale, dunque così si capiva meglio che questo El Royale non è una località o un comune o una zona, ma (si scopre rapidamente) è il nome di un singolare hotel. Singolare perché sorge esattamente sul lungo confine tra California e Nevada, e dunque in… leggi tutto

6 recensioni positive

Recensioni

La recensione più votata delle negative

alan smithee di alan smithee
4 stelle

13° FESTA DEL CINEMA DI ROMA - SELEZIONE UFFICIALE A fine anni '50, una serie di personaggi bizzarri, inquietanti, o semplicemente loschi, si ritrovano nell' immenso atrio kitch di un hotel-casa da gioco ora in disarmo, un tempo teatro accogliente per ospitare nomi illustri, posizionato proprio al confine tra California e Nevada, in una località pedemontana poco distante da Reno. … leggi tutto

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Trasmesso il 23 settembre 2022 su Rai 4
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daniele64 di daniele64
6 stelle

Sul finire degli Anni ' 60 , in un albergo in mezzo ad una foresta si trovano a passare la notte alcuni tipi strani , che ben presto verranno ai ferri corti tra loro ... Drew Goddard , giovane regista texano molto amato da parecchi cinefili già dopo il suo primo film ( " Quella casa nel bosco " , interessante horror irrorato d' ironia ) , è qui alla sua opera seconda , quella che…

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Trasmesso il 19 ottobre 2021 su Rai 4
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Nel mese di luglio questo film ha ricevuto 10 voti
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Nel mese di giugno questo film ha ricevuto 6 voti
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champagne1 di champagne1
6 stelle

Un hotel posto sul confine fra Nevada e California (le camere in California sono uguali alle altre, ma costano 1 dollaro in più); 4 strani clienti, un concierge con la faccia d bambino e una notte di pioggia che arriverà a scombussolare tutto...     Fine anni '60, epoca di contestazioni e di rinnovamento. L'hotel come "topos" del luogo di confine, dove esise una…

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Recensione

axe di axe
6 stelle

Alcune persone, sconosciute l'una all'altra, si ritrovano all'interno del decadente albergo El Royale - negli USA del 1969 - nel quale sono accolti da un servile portiere, unico lavorante dell'hotel. Essi sono un prete, un venditore di aspirapolvere, una ragazza hippie e una cantante di colore; nel corso del racconto, appaiono un'altra ragazza, dalla personalità border-line, ed un…

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Recensione
Utile per 1 utenti
Nel mese di marzo questo film ha ricevuto 6 voti
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Recensione

GoonieAle di GoonieAle
7 stelle

Sì, Tarantino, la politica, i troppi dialoghi e magari anche qualche canzoncina di troppo. E poi l'hippie a petto nudo, il Vietnam, JFK e una innocenza deturbata. Troppo? Nessuna novità? Eppure il film sa intrattenere, con un buon cast, su tutti Jeff Bridges. Che poi, mi è piaciuto più questo che il sopravvalutato metahorror Quella casa nel bosco, il primo film di…

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Recensione
Nel mese di febbraio questo film ha ricevuto 8 voti
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