Regia di Lucio Fulci vedi scheda film
Ultimi , curiosi bagliori dello Spaghetti Western .
Se vi aspettate il classico western con l' eroe onesto e coraggioso che nel duello finale rimette a posto le cose e si accasa con la bella del paese , potreste rimanere delusi come me la prima volta che ho visto questo film . Ripensandoci e rivedendolo , ho avuto modo di apprezzarlo maggiormente . Qui i protagonisti sono quattro poveri derelitti rifiuti della società , sopravvissuti alla " notte dell'Apocalisse " , in cui i bravi cittadini , debitamente incappucciati e con la connivenza della legge , hanno fatto drastica piazza pulita nel loro villaggio . I quattro sbandati intraprendono così , con qualche lungaggine di troppo , un bizzarro viaggio senza meta , arrabattandosi per sopravvivere in un West violento ed ostile ma talvolta anche inaspettatamente umano . La mano di Lucio Fulci si nota soprattutto nell' abbondanza di sangue e di violenza gratuita ( torture , cannibalismo , reali ammazzamenti di animali inclusi ) . Sceneggiatura insolita ed " on the road " di Ennio De Concini , luminosa fotografia ( di moda all'epoca ) di Salvati e morbide ballate psichedeliche - progressive come colonna sonora . Il protagonista è lo statuario Fabio Testi , ben affiancato dal bravo Michael Pollard , dalla bella e dannata Lynne Frederick e dallo spiritato Harry Baird , ma quello che rimane senza dubbio più impresso nella memoria è il luciferino , sadico personaggio di Tomas Milian , anche se nel complesso appare solo per pochi minuti . Sono indeciso tra il 6 ed il 7 , che però mi pare un po' esagerato : allora vada per il 6 .
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