Regia di Quentin Tarantino vedi scheda film
Un viaggio nella Hollywood di fine anni 60', agli albori della cosiddetta New Hollywood, tra attori in decadenza (il Dalton di Di Caprio) e altri in rampa di lancio (Bruce Lee). Per le vecchie generazioni non resta altro che racimolare gli ultimi ingaggi nel cinema di genere italiano degli spaghetti western.
Quentin Tarantino si muove nel suo regno, nel sogno dell'infanzia, tra i set dei serial televisivi americani sulla scia di Rawhide e Gunsmoke, tra skatch, fake trailer e scene di film. Un viaggio in cui lo spettatore viene preso per mano e condotto in un'operazione metacinematografica che, come in Bastardi senza Gloria, parte dal dato storico per riscriverlo in modalità alternativa, prendendo spunto dall'assassinio di Sharon Tate (divinamente interpretata da Margot Robbie).
Grande spettacolo sotto tutti i punti di vista. Colonna sonora d'epoca da urlo, interpretazioni memorabili e tanti, tanti, omaggi con nomi di registi italiani e spagnoli menzionati ed elogiati. Forse il miglior Tarantino... e ho detto tutto, in un vero e proprio atto di amore verso il cinema di genere che fu e che si proietta nel futuro.
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