Regia di Quentin Tarantino vedi scheda film
Prendi due "quasi gemelli" come Brad Pitt e Leonardo di Caprio, fai che il primo sia la controfigura (ma anche amico da una vita) del secondo, attore di film western in declino nell'America di fine anni '60, ambienta il tutto nella Hollywood delle ville faraoniche con vicini di casa come Roman Polansky e Sharon Tate, e metti pure un pizzico di Al Pacino in una parte (irrilevante) di agente in grado di procurare ancora qualche scrittura all'attore Di Caprio ormai più a suo agio con le bottiglie che con le pistole. Bisogna dire che l'inventiva a Tarantino non manca (basti pensare alla libera reinterpretazione dell'assalto alla villa dei Polansky da parte degli adepti di Manson) ed anche il tocco splatter riservato solo al finale. Ciò che manca però, in un film che sarebbe potuto durare tranquillamente mezz'ora in meno, è una vera e propria trama, il collante tra storie e momenti che cosi' sembrano vivere di vita autonoma,dando al film (soprattutto nella prima parte) una lentezza tarkoskiana ed il senso che non si sappia ancora quale sia la direzione da prendere. Un film sospeso, spesso farraginoso,non certo il miglior Tarantino in circolazione.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta