Regia di Catherine Hardwicke vedi scheda film
Il titolo suona malissimo in italiano, e ancora peggio nel dialetto delle mie parti, per la cronaca non c'entra nulla con "Miss Baja California", come da film, ma significa "Miss Pallottola" in spagnolo, epiteto completamente assente nella narrazione. Non è certo questo l'unico difetto, magari fosse così, ce n'è per tutti i gusti, a cominciare dall'orribile, insopportabile sequenza di canzoni latine di infimo livello che però erano ampiamente prevedibili, dato il livello del pubblico al quale il film strizza l'occhio. La protagonista è semplicemente non credibile, gli scontri a fuoco sono più ridicoli di quelli degli spaghetti western di serie C degli anni sessanta, e la storia non sta in piedi. L'operazione non è che un remake di un film messicano del 2011, e pare che questa volta l'allievo non abbia affatto superato il maestro. L'unica cosa positiva è che ci si fa un'idea di come siano le strade di Tijuana, nel caso qualcuno pensasse di farci un giretto.
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