Regia di Volker Schlöndorff vedi scheda film
Un film assolutamente sottovalutato, si certo è troppo infarcito e forse anche po direzionato nel simbolismo esagerato, ma ci sono dei pezzi di cinema da non sottovalutare, che la critica ha fatto finta di non vedere. Non come mai questa presa di posione. Unica osservazione che posso fare in maniera diretta eè la poca sgtringatezza, i tempi del film sono troppi lunghi e magari questi incidono su una comprensione maggiore dello spettatore. Bruno de Keyzer fa un ottimo lavoro di fotografia che aita moltissimo lo svolgimento del film. Il personaggio di Abel ha una resa davvero straordinaria, grazie anche all'attore protagonista. La scenografia è ottima . e si intravede l'apporto eccezionale del nostro Frigerio, genio del nostro teatro e non solo.
Abel simbolo della fiducia assoluta dell'innocenza infantile
Il pazzo fuorioso, forse un po' manierato
Un ruolo che lo contraddistingue dalla solita routine di personaggi perversi. Qui dimostra delle doti attoriali (ma non ce ne era bisogno) davvero insolite, che forse qualche miope aveva bisogna di vedere.
Buon regista, che purtroppo ha fatto anche dei films di routine in America, ma sempre in maniera più che professionale
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