Regia di Claudio Cicconetti vedi scheda film
Un uomo e una donna, dipendenti dal sesso, sono in cura dallo stesso psicanalista. Quest’ultimo, prendendosi un periodo di riposo, li convince a curarsi reciprocamente frequentandosi.
“Dottore, io uso sempre il preservativo, ma per i pompini non ci riesco”; “Ma scusi, lei si lava i piedi con i calzini?”. Emblematico, questo scambio di battute, di un’opera inquietante nella sua mancanza di contenuti prima ancora che di equilibrio. Difficile infatti ideare una trama più inverosimile di quella di Malati di sesso, un film che potrebbe concludersi dopo dieci minuti accoppiando i due protagonisti e che invece prosegue forzatamente fino all’ora e mezza di durata; ma il peggio è purtroppo come questa trama viene riempita: gag risapute, barzellettistiche e spesso di una grevità superflua vengono incatenate in maniera posticcia senza riuscire né a stupire, né tantomeno a far sorridere. I personaggi non hanno profondità e gli interpreti non eccezionali non colmano le lacune di scrittura. Sceneggiatura di Francesco Apolloni e Manuela Jael Procaccia; nel cast Fabio Troiano, Gaia Bermani Amaral, Augusto Zucchi, Elettra Capuano e il già citato Apolloni. Esordio registico per Claudio Cicconetti, che pure dimostra di avere le carte in regola per girare una commedia dai riflessi sociali come questa, ma che allo stesso modo può solo limitare i danni di un’opera mai sufficientemente convincente. 3/10.
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