Regia di Georges Méliès vedi scheda film
Un sonno agitato, può talvolta essere causa di allucinazioni e incubi. Come ben descritto da uno dei primi, e divertenti, cortometraggi di Méliès...
Una cena abbondante, probabilmente, influisce sul riposo notturno di un uomo (Georges Méliès). Appena questi si desta, nel pieno di una notte evidentemente estiva alla luce di una splendente luna piena, diversi personaggi, seduti ai piedi del letto, gli appaiono e scompaiono di fronte. Le visioni si fanno sempre più allucinanti, fino al punto che il satellite precipita dall'alto del cielo per affacciarsi al balcone e presentarsi sottoforma di enorme viso dalla grande e pericolosa mandibola. Dopo aver tentato di liberarsi dai morsi dell'astro deforme e apparentemente affamato, l'uomo si risveglia una seconda volta: tasta la parete rendendosi conto che è al chiuso e, sorpreso, inizia a capire di essere stato vittima di un incubo.
Tra i primissimi lavori di Méliès che, nonostante la semplicità del racconto determinata ovviamente dalla necessità di realizzare un filmato di un solo minuto, già mette in luce quelle che saranno le caratteristiche tipiche del suo cinema. A cominciare dagli effetti speciali, fondamentali nella narrazione, per proseguire con un clima di accesa fantasia, qui in parte tradita dal brusco ritorno alla realtà. Da notare anche la presenza della luna (elemento che ricorre sempre più spesso nelle opere del regista sino a confluire nello splendido Le voyage dans la lune), simbolo per eccellenza del mistero, della magia, nonché -nella sua configurazione di pienezza- del subconscio e del suo limitrofo mondo onirico.
Opera cinematografica di pubblico dominio
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