Regia di Michele Massimo Tarantini vedi scheda film
1977: La febbre del sabato sera. 1978: Grease. 1979: Brillantina rock, il tarocco-plagio all'italiana a opera di uno dei massimi produttori inconsapevoli di trash della nostrana cinematografia, Michele Massimo Tarantini.Con una sceneggiatura da lui scritta insieme ad Alessandro Capone e Pino Pellegrino, Tarantini racconta la storiella danzereccia di un giovane povero che ama una ragazza bella e ricca, che a sua volta è infatuata di un altro, della sua stessa classe sociale. Fra un intermezzo in pista e l'altro, a suon di discomusic come piovesse (c'è anche un'improbabile cover di Satisfaction dei Rolling Stones), lo scontro fra i due rivali si consuma e ovviamente a favore del protagonista. Il ruolo è affidato, tanto per capire gli standard bassissimi dell'operazione, allo sconosciuto - e tale destinato a rimanere - Monty Ray Garrison: nonostante il doppiaggio di Ferruccio Amendola, che lo fa sembrare quasi recitare, le doti attoriali del ragazzo sono talmente disastrose che la sua carriera nel mondo del cinema si chiuderà qui, dove cioè si è aperta. Inutile cercare nomi di qualche, pur minima, rilevanza nel resto del cast: l'unico con qualche 'curriculum' è quello di Jimmy il Fenomeno, immancabile in questo tipo di sottoprodotto fra gli anni Settanta e Ottanta. 1,5/10.
Roby e Rick, il primo spiantato e il secondo miliardario, si affrontano per l'amore della bella Cindy, figlia di un ingegnere americano in Italia; la sfida passa ben presto dal piano verbale a quello fisico, con conseguenze dure per tutti.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta