Regia di Paolo Zucca vedi scheda film
Facendosi forza di qualche cavillo del diritto internazionale un uomo sardo rivendica la proprietà della Luna. Gli americani non ci stanno e addestrano un uomo per infiltrarsi tra la gente sarda. Commedia che gioca bene con certi luoghi comuni ma non riesce a spiccare nel complesso.
Il soggetto è originale, c'è cura nei dettagli (la sceneggiatura si avvale del supporto di Geppi Cucciari), bravi gli attori ma manca una buona amalgama. Il film passa da toni da commedia a momenti di puro grottesco senza soluzione di continuità. A fronte di qualche momento di buona poesia, altri risultano piuttosto banali; a gag riuscitissime si alternano irritanti siparietti tesi a ridicolizzare certi luoghi comuni sui sardi. I due agenti segreti italiani passano brutalmente da atteggiamenti innocui e quasi caricaturali ad altri di spietata determinazione. Non si capisce poi perché serva infiltrare un soldato di origini sarde e addestrarlo anziché prendere una qualsiasi persona già istruita ai costumi del luogo. Non si capisce quale sia lo scopo di agganciare il proprietario della Luna e perché non risalire alla sua identità attraverso le carte con cui rivendica la sua proprietà anziché sguinzagliare un agente segreto. Tanti aspetti sono lasciati in sospeso senza una collocazione sensata. Una sorta di pot-pourri in cui buone fragranze si mescolano a profumi dozzinali, lasciando al senso di gradevole freschezza di un soggetto originale un retrogusto stantio di commedia natalizia.
Peccato, si poteva ambire a qualcosa di più. Mezza stella in più d'altra parte è dovuta, la pellicola si guarda piacevolmente e offre spunti notevoli.
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