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In Darkness - Nell'oscurità

Regia di Anthony Byrne vedi scheda film

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La recensione su In Darkness - Nell'oscurità

di alan smithee
6 stelle

Una brillante giovane pianista, divenuta cieca dalla tenera età, vive nella Londra di oggi la propria quotidianità con una certa agiatezza routinaria che l'handicap grave che la coglie non pare compromettere.

Un giorno tuttavia viene destata dai rumori di una colluttazione ai danni della propria vicina di casa, abitante al piano di sopra, all'interno di un edificio di pregio ma antico, e per questo scarsamente isolato acusticamente.

In qualche modo la ragazza, pur non vedente, diviene la testimone unica di un delitto del quale rimane vittima proprio l'amica vicina di cui sopra, poco dopo che questa rivelasse alla protagonista, in modo sufficientemente evasivo da favorire uno sviluppo mistery più che adeguato, alcuni segreti a dir poco scottanti.

La giovane infatti, dalla vita familiare piuttosto compromessa in passato tra tragici eventi, si troverà in qualche modo legata alle vicende di cronaca che la stampa alimenta a proposito di un efferato personaggio, accusato di essere stato uno dei più efferati carnefici durante il sanguinoso conflitto nei Balcani, ora a Londra grazie ad un asilo politico accordato tra mille polemiche.

La vicenda, strutturata come un thriller machiavellico assai complicato ed artificioso, ha invero un certo fascino proprio per l'improbabilità in cui si poggia il suo stesso assunto, ed è impreziosita da una tecnica di regia vorticosa ed avvolgente che sta sui personaggi, ricamando voli e virate che ne contribuiscono a mantenere teso il clima: merito di una regia di carattere, opera di Anthony Byrne, davvero a suo agio col mezzo di ripresa.

Pure la protagonista, una Natalie Dormer in ascesa, vista di recente nel bolso film in costume "Il professore e il pazzo" a fianco dei due mostri sacri Sean Penn/Mel Gibson, convince appieno nell'incarnare una protagonista in grado di svelare poco per volta, al pubblico ma in fondo anche a se stessa, sorprese davvero eclatanti a proposito del suo complesso e tormentato personaggio.

La affianca un glaciale killer che ha il volto severo di Ed Skrein, una sofisticata e letale Joely Richardson, nei panni della micidiale sorella di quest'ultimo, mentre nel ruolo del perverso, diabolico aguzzino di guerra, l'inquietante attore Jan Bijvoet, già  protagonista di splendidi film come El abrazo de la serpiente, Borgman, Alabama Monroe, Le Ardenne, dà vita ad una ulteriore, non meno terrificante figura di delirio dell'umana capacità di porsi dinanzi al mondo e ai propri simili.   

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