Regia di Anna Boden, Ryan Fleck vedi scheda film
Benvenuti nell'Universo autoreferenziale Marvel, dove tutto è una "meraviglia", appunto. Film di puro intrattenimento, e pare che molti si siano intrattenuti, dato che ha incassato un miliardo e centoventotto milioni di dollari. Per piacere a tutta questa gente è scontato che non si tratti di un film d'essai, ne succedono ovviamente di tutti i colori, e dato che è il ventunesimo capitolo della Marvel, sono tutte cose già viste. La componente comica è molto accentuata, tanto che quando qualcuno muore si fa fatica a crederci, ed inoltre l'universo Marvel ha leggi della fisica e della logica tutte sue, alle quali tanto vale abbandonarsi subito senza contestare. La pellicola si salva per alcuni elementi che non sono del tutto scontati: citazioni divertenti e a tratti anche intelligenti, musica in alcuni casi buona e inaspettata, come nel caso dei Nirvana, e il fatto che i buoni diventino ad un certo punto cattivi e viceversa, cosa che mette al riparo il film da accuse di manicheismo, e che esagerando un po' potrebbe essere considerato un risvolto moderatamente filosofico. Si dedica troppo spazio ai momenti pseudo psichedelici legati al passato della protagonista, ma del resto bisogna in qualche modo arrivare in fondo alle canoniche due ore.
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