Regia di Michael Corrente vedi scheda film
Ancora teatro filmato uscito dalla penna fatata di Mamet di cui ormai si stanno recuperando anche le commedie scritte mentre frequentava le scuole elementari.Ancora un cinema due camere e cucina ammobiliata,o meglio i due ambienti del negozio del rigattiere in cui avviene tutto.Ancora grandi attori come l'Hoffman lungocrinito unto e sporco come un barbone,un vero uomo da marciapiede che ha smesso di fare il commesso viaggiatore o il Dennis Franz che da poliziotto panzuto televisivo si trasforma agevolmente in rigattiere pulcioso.E poi parole,parole,parole....come fendenti che tagliano l'aria e che si fissano nelle nostre orecchie quasi ferendole.Non succede niente eppure questo magma incandescente di parole surroga benissimo tutto il mondo che è oltre la porta del negozietto.E ogni volta mi stupisco che Mamet riesca,quasi suo malgrado,a orchestrare un mondo di perdenti mettendoli davanti alla macchina da presa inquadrando il loro profilo peggiore.Peccato che tutto il florilegio di parolacce dell'originale si disperda in una traduzione che ripulisce le scurrilità,peccato che ormai abbiamo raggiunto una certa assuefazione al teatro in scatola e questo è un ulteriore titolo che si va ad aggiungere non riuscendo a dire nulla di nuovo(!),peccato che i vari personaggi (due principali+ uno accessorio) spesso cadano nello stereotipo degli ominicchi senza speranze,i classici nati per perdere.American Buffalo all'inizio solletica,quasi arriva ad interessare ma poi scivola nella monotonia.Resta negli occhi un Hoffman ritornato ai suoi massimi livelli dopo lustri di triste declino e un Dennis Franz che si rivela attore molto più bravo dei ruoli che gli affidano.
non il massimo
eccellente
degna spalla
si vede a malapena...
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