Regia di Mamoru Hosoda vedi scheda film
71 CANNES FESTIVAL 2018 - QUINZAINE DES RÉALISATEURS
La responsabilizzazione e la strada che porta al corretto approccio alla vita partono dalla tenera età. Kun ha quattro anni; è figlio unico, almeno per ora, figlio di una coppia giovane che finisce inevitabilmente per viziarlo. L'arrivo della sorellina neonata spingerà il bimbo a reagire dapprima in modo ostile, o comunque contraddittorio, a questo lieto evento.
Ma un evento straordinario, una forza misteriosa che proviene dalle radici della propria genealogia, sarà in grado di guidare il piccolino attraverso una esperienza temporale nel passato e nel futuro, in grado di farlo maturare ed avviandolo sulla via del giudizio. Per la regia si un esperto giapponese del mondo manga e dell'animazione che è Mamoru Hosoda, Mirai, che è il nome proprio della sorellina appena nata, conduce lo spettatore lungo un viaggio metaforico verso l'acquisizione della propria coscienza e la maturazione del proprio carattere.
Un percorso ideale e fantasioso che forse in qualche modo ognuno di noi compie senza esserne cosciente, e dal quale le anime sagge riescono a trarre e a tracciare un ideale corretto sentiero di vita. A tratti emozionante, Mirai sa riflettere su concetti e stati d'animo impalpabili, rendendoli visibili con la potenza della fantasia e di un viaggio spazio-temporale. Bella animazione soprattutto nelle vedute globali e quando cattura le espressioni buffe e curiose dei due graziosi bambini.
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