Regia di James Foley vedi scheda film
Un film che, pur con qualche spunto interessante (raccontare con gli occhi di un bambino il periodo della Grande Depressione americana degli anni '30) non riesce mai a spiccare veramente il volo e si trasforma ben presto in un melenso ritratto del rapporto tra un nonno malato (il pur sempre valido Al Pacino, anche se eccessivamente caricaturale in una parte forse non a lui cosi' congeniale) ed il giovane nipote. Quest'ultimo, inseguendo il sogno di andare per la prima volta al cinema, e sfuggire cosi' ad una realtà via via più cruda per le ristrettezze economiche, si barcamena in improvvisati lavori per racimolare qualche spicciolo senza mai riuscire a raggiungere lo scopo. Difficile non pensare che il regista non abbia trovato qualche ispirazione da "Nuovo Cinema Paradiso", uscito sette anni prima e molto amato negli Stati Uniti ben oltre il meritato riconoscimento dell'Oscar. Alla fine si salva solo Al Pacino, che comunque è impegnato in un ruolo tutto sommato marginale, ma che dimostra la consueta bravura e professionalità.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta