Trama
Leo, 22 anni, si vende per strada in cambio di un po' di soldi. I clienti vanno e vengono e lui rimane lì da solo, in cerca d'amore. Non ha alcuna consapevolezza di come sarà il suo domani, sa solo che il suo cuore batte.
Approfondimento
SAUVAGE: NEL MONDO DELLA PROSTITUZIONE MASCHILE DI PARIGI
Diretto e sceneggiato da Camille Vidal-Naquet, Sauvage racconta la storia di Leo, un ventiduenne che si prostituisce per strada. Mentre i suoi clienti vanno e vengono per ritornare alle loro vite, Leo rimane sempre nello stesso punto in attesa che un giorno arrivi l'amore. Non sa cosa gli riserverà il futuro ma sa solo di essere pronto a ciò che il destino ha in serbo per lui, qualunque cosa essa sia.
Con la direzione della fotografia di Jacques Girault, le scenografie di Charlotte Casamit Jana, i costumi di Julie Angel e le musiche di Romain Trouillet, Sauvage è stato così presentato dal regista in occasione della partecipazione alla Semaine de la Critique del Festival di Cannes 2018: "Sono partito dallo studio di un personaggio: un giovane solitario che prende la strada e vaga da un incontro all'altro, desiderando di incontrare l'amore. A guidarlo è la sua inesauribile voglia d'amore che lo fa andare avanti, a prescindere dal mondo violento che lo circonda. Dopo la prima stesura della sceneggiatura, ho decido di vedere da vicino com'è la vita dei giovani uomini che si prostituiscono a Bois de Boulogne, una zona di battuage piuttosto nota di Parigi, unendomi a un'associazione di volontariato. Dapprima, ho preso parte solo a qualche ronda notturna ma, con il passare dei giorni, mi sono accorto che così facendo si costruivano relazioni non genuine. Ho finito allora per trascorrervi tre anni, durante i quali ho fatto incontri che hanno determinato la storia che poi ho scritto".
"Nonostante la violenza attraverso cui è costretto a passare, Leo conserva la sua profonda dolcezza", ha proseguito il regista. "Ricorre a escamotage semplici per cogliere la tenerezza di un momento ogni volta che può, per baciare qualcuno o stringere un uomo tra le sue braccia. Non condivide il cinismo o il distacco dei suoi compagni di strada, che spesso lo rimproverano per il suo atteggiamento accusandolo di mancanza di professionalità: sono in strada per far soldi ma Leo è continuamente alla ricerca di qualcosa che lo conforti. A differenza degli altri, Leo bacia e non dà importanza ai soldi che guadagna, non lo si vede mai spendere nulla e per me era importante mostrare che non ha alcun attaccamento alle cose materiali. L'unica cosa che non fa è rivelare il suo nome di battesimo, l'identità è il bene più prezioso che ha".
Il cast
A dirigere Sauvage è Camille Vidal-Naquet, regista e sceneggiatore francese. Nato a Nevers nel 1972, ha studiato Letteratura prima di esordire con un lungometraggio sperimentale, Génie, sul linguaggio dei segni. Sono seguiti altri due corti, Backstage e Heady Stuff, che gli hanno spianato la strada per la… Vedi tutto
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Commenti (2) vedi tutti
Un crudo documento (troppo compiaciuto) filmato con stile nervoso ed efficace su un giovane uomo da marciapiede, che cerca di coniugare la libertà espressiva del cinema anni '60 con l'estetica dei corpi. Insomma quasi 100 minuti di sesso, droghe e musica elettronica ma senza passione, senza speranza nè pentimenti liberatori.
commento di (spopola) 1726792Film su un personaggio borderline, con momenti interessanti ed un bravo protagonista, ma discontinuo e complessivamente non del tutto riuscito.
leggi la recensione completa di port cros