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Un piccolo favore

Regia di Paul Feig vedi scheda film

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alan smithee

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La recensione su Un piccolo favore

di alan smithee
4 stelle

La casalinga e la vamp; la mogliettina perfetta e la femme fatale.

L'amicizia che unisce due donne che più diverse non potremmo immaginare, ovvero la casalinga vedova (per circostanze fosche e al limite della morbosità più intransigentemente celata) Stephanie, e la spaziale bionda Emily, pare perfetta proprio per questo modo di completarsi vicendevolmente da parte delle due donne.

Non ci vorrà molto tempo affinché le due si leghino da una forte amicizia ed intimità. Almeno fino al momento in cui la bella Emily scompare improvvisamente, lasciando la sua amica casalinga e blogger di un programma di economia domestica assai seguito, interdetta e confusa, e impegnata ad aiutare il bel marito scrittore dell'amica a sbrogliare le inevitabili vicissitudini pratiche legate al vivere quotidiano con un figlio bambino coetaneo del proprio.

Succederà di tutto, e pure il contrario di tutto, nel rispetto di una serie di colpi di scena che si susseguono con sfrontata disinvoltura, lungo un thriller scanzonato che ad un certo punto vira verso una storia che ricorda "I diabolici", salvo poi citare questo capostipite del noir, per evitare ogni rischio di plagio.

Al centro di tutto, i soliti escamotages e stratagemmi furbini, le scappatoie scaltre che consentono agli sceneggiatori di venir fuori da ogni imbroglio più indistricabile: tipo l'esistenza di una assicurazione caso morte stipulata dal marito della scomparsa poco prima, la presenza di una sorella gemella, ed altri cliché visti mille volte.

Certo l'impegno delle due attrici è innegabile: Anna Kendrick, deliziosamente bruttina, e Blake Lively, bionda mozzafiato che avrebbe fatto impazzire Hitchcock, si rivelano due scelte perfette, a vantaggio di un filmetto usa e getta che un regista senza troppe pretese come Paul Feig contribuisce a rendere solo un thriller qualunque, con un pizzico di malizia a suo vantaggio rispetto alla piatta, ricorrente ordinarietà del genere.

 

 

 

 

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