Trama
Buenos Aires, 1971. Carlitos è un adolescente di 17 anni dalla faccia angelica a cui nessuno riesce a resistere: tutto ciò che vuole, riesce sempre a ottenerlo. Al liceo, la sua strada incontra quella di Ramon e insieme formano una coppia dal velenoso fascino. Insieme si impegneranno in un percorso fatto di voli e di menzogne, in cui uccidere diventerà un modo di esprimersi.
Approfondimento
L'ANGELO DEL CRIMINE: IL FACCIA D'ANGELO ARGENTINO
Diretto da Luis Ortega e sceneggiato dallo stesso con Sergio Olguín e Rodolfo Palacios, L'angelo del crimine è ambientato nella Buenos Aires di inizio anni Settanta e racconta la storia di Carlitos, un diciassettenne spavaldo dai riccioli biondi e dalla faccia d'angelo che sin da ragazzino ha mostrato la sua vera vocazione da criminale. Quando nella nuova scuola incontra Ramón, Carlitos viene attratto dai suoi modi e ne cattura l'attenzione: insieme intraprendono un viaggio di scoperte, amore e violenza, in cui uccidere è solo una conseguenza casuale delle loro azioni.
Il tutto continua fino al giorno in cui Carlitos viene arrestato. Soprannominato dai media "l'angelo della morte" per via delle sue sembianze angeliche, Carlitos diviene suo malgrado una celebrità, nonostante si sia macchiato di 40 rapine e 11 omicidi.
Con la direzione della fotografia di Julián Apezteguia, le scenografie di Julia Freid e i costumi di Julio Suárez, L'angelo del crimine è ispirato alla vera storia di Carlos Robledo Puch, criminale argentino che con i suoi 45 anni di condanna è divenuto colui che è stato più tempo in carcere nella storia dell'Argentina.
A dispetto delle sue sembianze e delle teorie fisiognomiche di Cesare Lombroso (secondo cui i criminali corrispondono caratteristiche fisiche ben precise), Robledo tra il 1971 e il 1972 si trasformò in un serial killer in grado di uccidere undici persone con una pallottola nella schiena o nel sonno. Figlio di una buona famiglia, ebbe nel suo background sociale un ottimo alibi ma la stampa rimase profondamente colpita dal suo volto angelico che fece di lui una sorta di versione maschile di Marilyn Monroe (come ebbe a dire una volta un poliziotto).
"Da ragazzi tutti noi commettiamo qualcosa di insensato o fuori dal normale. Alcuni, però, si spingono oltre il punto di non ritorno. L'angelo del crimine parla di ciò, di come l'innocenza dell'infanzia possa trasformarsi in follia da adulto", ha sottolineato il regista in occasione della presentazione del film al Festival di Cannes 2018 nella sezione Un certain regard. "Leggendo Diario del ladro o Notre Dame des Fleurs di Jean Genet, sono rimasto molto colpito dall'aspetto poetico e quasi religioso dell'esperienza criminale. Ciò mi ha spinto a riprendere in mano una vecchia vicenda del mio paese: in Argentina, nel 1971, abbiamo avuto questo ragazzino che ha messo a segno rapine e ha ucciso un bel po' di persone. Il suo aspetto era angelico e per tale ragione L'angelo del crimine non è un film feroce".
Il cast
A dirigere L'angelo del crimine è Luis Ortega, regista e sceneggiatore argentino. Nato a Buenos Aires nel 1980, all'età di tre anni si è trasferito negli Stati Uniti, dove ha vissuto fino al 1990. Tornato in patria per via del lavoro del padre, ha studiato alla Universidad del Cine della capitale argentina e ha… Vedi tutto
Note
Il racconto della vita di Carlos Eduardo Robledo Punch, uno dei serial killer più famosi dell'Argentina condannato all'ergastolo nel 1980 per 11 omicidi e diversi altri crimini.
Trailer
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Commenti (9) vedi tutti
Interessante e validamente girato. Bravi gli interpreti. 8
commento di BradyLa cosa certamente interessante de "L'angelo del crimine" sta nel fare della freddezza calcolatrice di Carlitos il pilastro caratteriale di tutta storia. L'ambiguità anche sessuale del giovane criminale conferisce un fascino ipnotico ad ogni suo gesto. Per un film che però manca dello scandaglio psicologico dei personaggi per crescere più di tono.
commento di Peppe ComuneIncredibile vicenda raccontata con qualche tocco di eccessiva enfasi non tale, peraltro, da inficiare la dimostrazione di come, a volte, la forma mentis dei figli non dipenda dall'educazione ricevuta e, ancor meno, dal contesto in cui crescono. Valutazione personale da quattro stelle piene.
commento di pippusInguardabile.
commento di Wollas1Film curioso, che mette insieme diversi generi, anche antitetici. Da vedere
commento di green70Questo criminale dalla faccia d'angelo dirotta il film verso una credibilita' pari allo zero,mai un movente credibile a ogni uccisione,mai un approfondimento sessuale che certifichi la sua preferenza omosessuale....mai niente...bocciato,voto 4.
commento di ezioA parte tutto il discorso reale,il Film mi ha coinvolto di più nell'aspetto Musicale alquanto particolare.voto.5.
commento di chribio1Irresistibile vera storia di crescita delinquelenziale ed ormonale con incluso amore impossibile. Diretta in modo irriverente e visionario.
commento di marco bigran film. non conoscevo la storia. Biografia un pò troppo romanzata causa dell'inaudita cattiveria dei 2 criminali. Due personaggi davvero cattivi e senza scrupoli che vengono rappresentati solo in parte in questo comunque ottimo film.
commento di Ottiperotti