Regia di Carlos Diegues vedi scheda film
71° FESTIVAL DEL CINEMA DI CANNES (2018)
Un circo brasiliano che attraversa un secolo di storia, dal 1910 al XXI secolo. Mentre si susseguono varie generazioni di eredi della famiglia Knieps, il maestro di cerimonie Celavì resta invece eternamente giovane. E' uno degli elementi magici e fiabeschi che impreziosiscono la pellicola, ricca di visioni felliniane di un lussureggiante e variegato immaginario circense, immerso in un'atmosfera incantata e favolistica, tra imperatrici decadute, voli di sciami di farfalle, comete di Halley, trapeziste nude, vergini tatuate, morti e parti in scena.
Il regista ha forse esagerato nel riempire la pellicola di un eccessivo numero di personaggi, dato che, appena iniziamo ad affezionarci a qualcuno, è già il momento di saltare alla generazione successiva, con il sempiterno Celavì unico trait-d'union.
Tuttavia, se il triste destino del circo è quello di un progressivo decadimento, la galleria umana che va (rapidamente) in scena nel corso di un secolo ci ha regalato comunque un fugace sorriso ed un'emozione.
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